Roma, sgombero per il villino di Arbore sul lungomare di Ostia: uso illegittimo dell'area demaniale

Roma, sgombero per il villino di Arbore sul lungomare di Ostia: uso illegittimo dell'area demaniale
di Mirko Polisano
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Sabato 11 Febbraio 2017, 08:05 - Ultimo aggiornamento: 13 Febbraio, 14:54
Renzo Arbore e quel cottage in riva al mare. C'è anche il nome dello showman di Foggia tra gli 86 destinatari della lettera di sgombero preparata dal X Municipio per riportare la legalità al complesso residenziale Maresole sul lungomare Amerigo Vespucci, 90. Il provvedimento, voluto dalla gestione straordinaria che governa il X Municipio dopo lo scioglimento del consiglio per mafia, è il primo atto di una battaglia legale che la commissione prefettizia sta portando avanti ad ampio raggio per il rispetto delle regole sulle spiagge di Roma. Nel mirino dei controlli, è dunque finito anche il resort delle villette dei vip.
Una cancellata separa la costa dalla strada: un muro impenetrabile, dove per accedere bisogna addirittura suonare il citofono. A pochi passi dalla battigia, ecco che spunta il cemento armato. Un lungomuro che non fa intravedere le palazzine a due piani a tu per tu con la vastità del mare. Edifici regolarmente iscritti al catasto fabbricati, che però contrasterebbero con ogni logica di utilizzo del pubblico arenile.

LA LETTERA
«Occupazione e uso illegittimo di un'area demaniale marittima di circa dodicimila metri quadrati», è quanto viene contestato nella missiva che gli uffici municipali hanno predisposto. Nell'indirizzario ci sono gli 86 «occupanti», secondo l'amministrazione locale, che dovranno anche pagare oltre 370mila euro complessivi di canoni non versati. E in questo complesso, in un angolo di Ostia lontano da occhi indiscreti, c'è anche l'appartamento di Renzo Arbore. Una bella casa comprata trent'anni fa da Giulio Coltellacci, lo scenografo del Sistina e di Aggiungi un posto a tavola, che a sua volta la acquistò dal sindaco Peppone Gino Cervi, altro insospettabile amante di Ostia estiva. Una sessantina di metri quadri, un giardino, una cucina che spesso vede ai fornelli proprio il conduttore di Quelli della notte e Indietro Tutta.

IL BUCO
II buen retiro di Arbore, frequentato anche dagli amici di sempre Luciano De Crescenzo e Marisa Laurito, è finito nelle carte del commissariamento anti-mafia e nell'operazione dei prefetti di riportare i conti dei canoni demaniali in positivo.
Stando ai calcoli del municipio, gli ammanchi si aggirerebbero intorno ai 6 milioni di euro e riguarderebbero la maggior parte dei 71 stabilimenti balneari, di cui 370mila euro dovranno essere versati dal residence dei vip. Nei confronti del consorzio, c'è anche un altro procedimento intrapreso dall'avvocatura capitolina, che da tempo ha chiesto all'ufficio spiagge del X Municipio tutto il fascicolo Maresole.

L'ITER
Le lettere di sgombero sono il primo atto ufficiale di un iter che in breve tempo dovrebbe portare a liberare quel tratto di lungomare dal cemento, anche se i proprietari degli immobili promettono battaglia. Il caso delle villette sulla sabbia rischia di diventare una questione spinosa e l'amministrazione ha già in mente il suo piano di risanamento. La prima fase interesserà il recupero dei crediti, la seconda il via agli sgomberi, preludio che potrà aprire la strada alle demolizioni. «All'associazione Maresole abbiamo dedicato un filone di indagine specifico ammette senza sbilanciarsi Fabrizio Ratto Vaquer, comandante della capitaneria di porto di Roma - l'inchiesta è complessa ma un capitolo a parte è dedicato a questa zona».