Mosaici antichissimi abbandonati, tra vegetazione incolta e rifiuti. Murature a rischio crolli. Tasselli portati via dai turisti come niente fosse. Statue dimenticate da anni in attesa di restauro. Questo il volto di un gioiello come Ostia Antica, un parco archeologico di valore inestimabile, almeno a sentire la denuncia che arriva dalla Fiavet laziale, l'associazione delle imprese di viaggi e turismo. «La situazione a Ostia Antica negli ultimi anni è diventata grave», dice il presidente dell'organizzazione, Andrea Costanzo, che spiega: «Quest'area archeologica è certamente tra le più belle del mondo. Purtroppo la vicinanza con la Città eterna fa sì che le istituzioni non prestino la giusta attenzione al sito che ha potenzialità di sviluppo turistico enormi, ma necessita di misure di tutela e conservazione ormai non più rinviabili. C'è un patrimonio archeologico che oggi, senza nessun intervento, rischia di essere danneggiato per sempre». Con danni incalcolabili.
LE OPERE
Ostia, che è stata la prima colonia romana, ha al suo interno mosaici di grande valore: dal quadrangolare del frigidario, presente nel complesso delle terme dei Cisiarii, al Sacello - nei pressi della cosiddetta Porta Marina - uno dei mosaici policromi più antichi dell'età imperiale, realizzato in un periodo in cui a Roma ancora prevaleva la tecnica delle tessere bianche e nere.
L'ALLARME
Secondo le imprese del turismo «è inaudito che tanta preziosità non venga valorizzata e si rischi di vedere danneggiato per sempre un insieme di capolavori di valore inestimabile». Da qui l'appello al ministro dei Beni culturali Massimo Bray e al sindaco di Roma Ignazio Marino «affinché si mettano subito al lavoro perchè, come per Pompei, anche il sito archeologico di Ostia antica abbia risorse adeguate per la conservazione e la valorizzazione. Perché siamo tutti contenti per lo stanziamento, dopo tanti crolli, dei 105 milioni di euro di fondi europei per il sito in provincia di Napoli, ma non possiamo permetterci che un gioiello a due passi dalla Capitale vada perduto. E non c'è più tempo da perdere».
A Marino e a Bray le agenzie turistiche chiedono anche di impegnarsi perché Ostia Antica venga riconosciuta come sito Patrimonio dell'Umanità Unesco, al pari di Pompei e del centro storico di Roma.