Gli investigatori sono partiti proprio dalla sim card trovata addosso a Giovanbattista Ceniti rimasto ferito e poi arrestato nella sparatoria avvenuta nell'appartamento per ricostruire i contatti con gli altri componenti del commando ripresi nel viaggio che da Torino e poi Milano li ha portati fino a Roma una settimana prima del delitto. «Abbiamo messo un punto fermo -ha spiegato il capo della Squadra Mobile Renato Cortese- su quello che è avvenuto il 3 luglio in via della Camilluccia».
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