Municipi, buche, scuole e parchi: l'inerzia delle giunte blocca i quartieri

Municipi, buche, scuole e parchi: l'inerzia delle giunte blocca i quartieri
di Camilla Mozzetti
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Venerdì 3 Marzo 2017, 07:58
Atti prodotti con il contagocce. Riunioni dei consigli anche. A otto mesi dall'affermazione alle elezioni del Movimento 5 Stelle, i parlamentini municipali (su 15, 12 sono a guida grillina) ancora annaspano. Le (poche) proposte amministrative portate avanti, discusse e licenziate dalle maggioranze pentastellate non sembrano avere impresso una svolta né nell'amministrazione né nella vita dei quartieri. Anzi, in alcuni casi ci sono persino delle stravaganze. A Garbatella e San Giovanni, ad esempio, i minisindaci magari si sono adoperati per trovare tre aree pubbliche dove far giocare i cani o istituire un ufficio per la progettazione europea, ma poi hanno chiuso il centro alzheimer o lasciato al palo l'assistenza domiciliare.

In VIII, la giunta di Paolo Pace (dilaniata al suo interno dalle lotte tra correnti) dallo scorso luglio è stata capace di licenziare una sola delibera, relativa all'individuazione di parchi e zone verdi dove far scatenare i migliori amici dell'uomo mentre crollano i servizi per l'utenza. Oltre al centro alzheimer hanno chiuso anche due ludoteche, quella in via Matteucci all'Ostiense e quella di via dei Lincei a Tor Marancia.

LE AZIONI
La sua collega, Monica Lozzi, a capo del VII municipio, non è stata da meno. Concentrata a creare una squadra che potesse gestire i bandi europei, ha dimenticato di far partecipare il municipio al bando regionale sul bullismo, ha sfrattato la Consulta per la disabilità da piazza Cinecittà, non ha avviato le procedure per la spunta di due aree - via Cesena e via Magna Grecia - dal piano parcheggi per ridarle ai cittadini senza contare che non c'è ancora traccia dei bandi per i centri anziani in scadenza a marzo. Casi isolati? Purtroppo no. Tutti i municipi guidati dai 5 Stelle, che hanno sempre annunciati grandi rivoluzioni (attraverso Facebook), sono riusciti alla prova dei fatti a fare molto poco di concreto. In media - dopo oltre 240 giorni di governo - appena 25 sono state le convocazioni dei consigli municipali. Nei quali - e il dato è più che significativo - gli atti principali hanno riguardato l'espressione di pareri su proposte di delibere comunali, 2 volte su 3 presentate (per giunta) dalle opposizioni. Le ordinanze dei presidenti, invece, si sono concentrate soltanto sui rimpasti di giunta: III, IV, V, VI, VIII, XIII, XV i municipi in cui sono stati sostituiti fino ad oggi almeno due assessori senza che in alcuni territori (è il caso di Ponte Milvio, di Tor Bella Monaca e di San Giovanni) sia ancora garantita la parità di genere.

IL CASO
Nell'XI municipio (Marconi - Magliana) l'azione amministrativa è ferma: zero delibere di giunta e appena 10 convocazioni di consiglio. La squadra del presidente Mario Torelli è riuscita a perdere 500mila euro di fondi per il nuovo parco Ruspoli all'Ostiense che dovevano essere impegnati entro il 31 dicembre 2016, deve ancora sbloccare 8 appalti per la costruzione di 4 scuole e impegnare un milione di euro per il mercato rionale di Cardano. Senza contare che è stato accantonato il protocollo d'intesa con la Caritas di Roma per la realizzazione a Marconi del secondo supermercato solidale della città.

Ancora, (perché la lista è lunga) il IX municipio - appena 4 delibere di giunta e solo 16 atti discussi in consiglio - ha mandato in fumo un milione di euro destinati alla manutenzione delle strada, della segnaletica, della cultura e dello sport. Tra l'altro l'ufficio con il pubblico di viale Ignazio Silone chiuderà a metà marzo perché l'amministrazione municipale non ha rinnovato il contratto di locazione con l'Ater. E se il XIV municipio è riuscito ad approvare i progetti definitivi per l'adeguamento antincendio in 10 tra asili nido e scuole materne e il XV municipio ha redatto il piano di massima occupabilità per Ponte Milvio, il IV municipio deve ancora ripristinare il servizio di trasporto scolastico per i figli delle detenute di Rebibbia, mentre nel III municipio, dallo scorso ottobre è in stand-by il servizio del Segretariato sociale di via Fracchia.

Il bando per l'accoglienza che l'amministrazione eroga ai cittadini in materia di servizi per i minori e indigenti non è stato ancora redatto. Ad occuparsene oggi - con tutti i limiti del caso - sono le assistenti sociali del municipio. E per fortuna che i bisogni dei cittadini avevano la priorità.

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