Giunta verso il rimpasto: spunta il nome di Tocci come vicesindaco

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Domenica 16 Novembre 2014, 18:39 - Ultimo aggiornamento: 18:45
Ignazio Marino non molla, e si dice «straconvinto di potercela fare ad andare avanti».

Anzi dopo l'ultimatum di due giorni fa uscito netto dalla direzione del Pd romano, «o cambia e azzera giunta o si va al voto», replica con altrettanto vigore: «nessuno mi ha chiesto di azzerare la giunta nè me lo chiederà». Ma poi, ancora in diretta a 'In 1/2', aggiunge: «da tempo però penso di riallocare talenti della giunta».



Ovvero si pensa ad un rimpasto per cacciare chi non ha fatto ciò che doveva. Di più: nel mirino pare ci sia anche il vicesindaco Luigi Nieri (Sel). Al suo posto un parlamentare. Il nome che gira è quello di Walter Tocci, già assessore e poi vicesindaco sotto Rutelli ed esperto del funzionamento della macchina capitolina. È una guerra di posizione ormai tra il chirurgo e il Pd romano che martedì si incontreranno. Ma prima Marino vedrà il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini e lì si capirà se il sindaco vorrà formare una nuova giunta, con almeno 5 cambi e altrettanti innesti forti (tra i nomi che vacillano, Rita Cutini, Alessandra Cattoi, Paolo Masini che sarebbe destinato a un altro assessorato, Daniele Ozzimo). Probabile, però, che il chirurgo dem punti a un cambio meno radiciale, che potrebbe toccare soltanto la Cutini e portare a un rimpasto di deleghe. Bisognerà capire se questa soluzione basterà al Nazareno.



Anche perchè andare alle urne nella capitale ora sarebbe troppo rischioso e potrebbe significare una sconfitta che farebbe male al partito nazionale, quello del 40%. E anche per questo c'è chi giura che il premier Renzi sarebbe pronto a fare un tentativo sull'assetto politico del Campidoglio. Così ora si raccolgono i cocci, o meglio gli stracci volati due giorni fa e si tenta di ripartire. Il Pd Roma comunque si dice «preoccupato» e per bocca dell'ex capogruppo Francesco D'Ausilio - quello dimissionario per avere diffuso un sondaggio che dava Marino in caduta libera - lascia all'incontro di martedì il luogo «dove consegnare al sindaco le preoccupazioni espresse nella direzione di Roma.



Fino a quel momento non servono nè commenti, nè iniziative personali». E infatti oggi non fioccano i comunicati di due giorni fa. Nell'accesa direzione romana di venerdì del partito democratico romano, mentre il sindaco in visita a Tor Sapienza veniva travolto dai fischi, i consiglieri e il presidente Cosentino avevano chiesto con forza un cambio di passo. «Nessuno mi ha chiesto di azzerare la giunta - dice oggi Marino - l'obiettivo non sono le poltrone ma rispondere ai cittadini». Ma di poltrone probabilmente si tratterà. Via probabilmente l'assessore al sociale Rita Cutini, rischia anche quello allo sport Luca Pancalli, anche qualcuno del Pd come Paolo Masini che ha anche al delega alle periferie e Daniele Ozzimo, assessore alla casa e al lavoro.



Nel mirino ci sono anche i fedelissimi Alessandra Cattoi, assessore alla scuola, e Luigi Fucito capo di gabinetto.
Salvi l'assessore al bilancio Silvia Scozzese e ai trasporti GUido Improta. Il Pd vuole una squadra «all'altezza». Intanto il sindaco sempre dall'Annunziata fa sapere senza battere ciglio di sentirsi lui all'altezza: «Sono straconvinto che ce la posso fare e vado avanti».