Ignazio Marino si candida alle Europee con Avs, sarà capolista nella circoscrizione Centro

Ecco chi sono i nomi in lizza per Bruxelles che contestano l'invio delle armi in Ucraina e puntano a raccogliere il voto dei delusi di dem e 5S

Ignazio Marino si candida alle Europee con Avs, sarà capolista nella circoscrizione Centro
di Andrea Bulleri
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Giovedì 4 Aprile 2024, 13:45 - Ultimo aggiornamento: 8 Aprile, 10:26

Una corsa affollata. Soprattutto a sinistra. Giornalisti, personaggi tv, sindaci, volti nuovi e vecchie glorie: tutti in corsa per accaparrarsi un posto da eurodeputato. Meglio se sfilandolo al Pd. L'ex sindaco di Roma Ignazio Marino, il già primo cittadino di Riace Mimmo Lucano, l'anchorman Michele Santoro. E poi Massimiliano Smeriglio, europarlamentare uscente. E, forse, l'ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Sono alcuni dei nomi che compariranno nelle liste delle prossime Europee. Obiettivo: puntare al voto dell'elettorato di sinistra (o ex Cinquestelle) in "fuga" da dem e grillini. E agguantare un 4% decisivo per garantirsi l'elezione. 

L'annuncio di Marino

È ufficiale. L'ex sindaco di Roma Ignazio Marino sarà candidato per Avs alle prossime elezioni europee, e correrà come capolista nella circoscrizione centrale. L'annuncio è stato fatto in conferenza stampa con i leader di Avs, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Marino, come nel 2013 per il suo primo discorso in Campidoglio, è arrivato alla sala Stampa Estera a palazzo Grazioli, in bicicletta. Candidarsi è un «scelta coraggiosa di Marino.

Annuncio che sarà capolista nella circoscrizione centrale», le parole del co-portavoce di Europa Verde Bonelli alla presentazione del candidato.

Il ritorno del "marziano"

Ci riprova il fu sindaco "marziano" di Roma Ignazio Marino. Dopo la rottura (dolorosa) col Pd che lo sfiduciò, il chirurgo prestato alla politica ci riprova: dopo otto anni di assenza dalle scene, Marino sarà candidato con Alleanza Verdi-Sinistra, capolista nella circoscrizione Centro. Per una battaglia tutta nel segno del pacifismo e dell'ambientalismo. Obiettivo: far superare la soglia di sbarramento alla lista di Fratoianni e Bonelli. Rosicchiando consensi ai dem, con cui il professore di stanza a Philadelphia non ha mai ricucito, e conquistando i delusi del Movimento, con cui l'agenda è molto simile. Ma soprattutto: prendere un voto in più di Matteo Renzi, anche lui in pista per Strasburgo, che Marino ha sempre considerato il "mandante" della sua caduta a Palazzo Senatorio. 

Mimmo Riace

Ma l'ex primo cittadino di Roma non sarà l'unico front-man alla sinistra del Pd a far leva sullo stop alle armi in Ucraina. Al suo fianco, in corsa con Avs (e probabile capolista al Sud) seppur da "indipendente" ci sarà pure l'ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, divenuto un simbolo dell'accoglienza dei migranti per il cosiddetto "modello Riace". Un modello entrato pure nelle cronache giudiziarie: Lucano fu infatti condannato in primo grado per diversi reati relativi proprio ai progetti di integrazione, tra cui associazione a delinquere, falso in atto pubblico, peculato, abuso d’ufficio e truffa. In appello arrivò l'assoluzione, con l'unica condanna a un anno e sei mesi (pena sospesa) per falsità materiale e ideologica. Elly Schlein gli aveva chiesto di candidarsi sotto le insegne dem, lui ha rifiutato: «Non potevo legarmi ad un partito che ha accettato la guerra e l'invio delle armi a Kiev», ha spiegato. Poi l'annuncio della corsa con Avs. 

Gli altri "ex"

Così come figurerà nelle liste di Fratoianni e Bonelli pure Massimiliano Smeriglio, già vicepresidente della Regione Lazio fino al 2019, poi eletto con i dem a Bruxelles. Fino alla rottura, consumata qualche mese fa proprio sulla guerra in Ucraina e su contrasti con la segreteria: «Non mi ritrovo in una direzione politica chiusa e incerta che allude a suggestioni - le parole dell'europarlamentare - piuttosto che costruire una robusta e duratura linea politica». Ora la nuova avventura con Verdi-Sinistra.

Lotta per raccogliere le firme e potersi candidare, invece, Michele Santoro, con la sua lista Pace Terra e Dignità. Che per prima aveva avanzato l'ipotesi (che pare tramontata) di schierare Ilaria Salis in rampa di lancio per l'Europarlamento. Anche in questo caso, l'obiettivo è dichiarato: raccogliere i consensi di chi, a sinistra, non si rivede nella linea di un Pd «bellicista» (il copyright è di Giuseppe Conte), o non si fida più dei pentastellati. Volti noti in campo con Santoro potrebbero essere il vignettista Vauro e l'attore Paolo Rossi. E poi il matematico Piergiorgio Odifreddi e gli ex 5S Marta Grande e Piernicola Pedicini. 

Mentre si attendono le mosse di Leoluca Orlando: l'ex sindaco di Palermo, animatore de "La Rete" e poi dell'Italia dei Valori con Di Pietro vorrebbe tentare il ritorno a Strasburgo col Pd. Ma dal Nazareno ancora non è arrivata risposta. E c'è chi scommette che anche l'ex primo cittadino potrebbe mollare gli ormeggi e provare la corsa da esterno ai dem.

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