Tram in via Nazionale, il consigliere Santori: «Esposto alla Corte dei Conti»

Il capogruppo della Lega in Comune: «Danno erariale da 12 milioni»

«Per il tram in via Nazionale esposto alla Corte dei Conti»
di Fernando M. Magliaro
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Lunedì 27 Novembre 2023, 00:35

«Depositeremo a breve un esposto alla Corte dei Conti per il danno erariale provocato dalla incapacità del Campidoglio di coordinare i progetti per il Giubileo col tram Termini-Vaticano-Aurelio. Sono appena partiti, con grandi annunci, i lavori di risistemazione dei sampietrini a via Luigi Einaudi e a piazza della Repubblica. Costano 12 milioni di euro. Poi, parte del finanziamento da 30 milioni, i lavori in via Stefano Porcari e in via Giovanni Vitelleschi. Ora si rifanno i sampietrini. Fondi statali che Roma incamera per il Giubileo ma che però saranno buttati: se partirà il progetto del tram Tva queste strade appena rifatte saranno rismontate per mettere i binari. Anche lì, fondi non del Comune ma dell’Europa, con il Pnrr, e dello Stato, del ministero dei Trasporti». Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Consiglio comunale, è netto: la Corte dei Conti sarà chiamata a verificare se il Campidoglio ha creato un danno erariale con una sorta di duplicazione dei cantieri fra il progetto del tram Termini-Vaticano-Aurelio, la Tva, e i lavori giubilari per rifare i sampietrini.

L’OPERA
Il Tva è l’idea del Comune, spinta da gruppi di pseudoambientalisti, da qualche pensionato della politica e dalla lobby filo tranviaria tanto cari a una certa sinistra, di costruire una nuova linea tranviaria fra il capolinea di Palazzo Massimo a Termini, piazza Risorgimento al Vaticano e piazza dei Giureconsulti all’Aurelio.

In totale, sono 8,9 km di doppio binario, 8,2 fra Termini e Giureconsulti più 770 metri per la diramazione Vaticana. Il tutto, incluse le 18 o 19 fermate intermedie, al costo su carta di 294 milioni di euro, 120 da fondi Pnrr e 174 da stanziamenti che il ministero dei Trasporti ha accantonato, con cantieri stimati in 1688 giorni «naturali e consecutivi» inclusi 13 mesi di sospensione per il Giubileo fra metà novembre 2024 e il 1 gennaio 2026. 

I SAMPIETRINI
Il tracciato della linea prevede che i binari siano costruiti a via Luigi Einaudi e piazza della Repubblica nella parte iniziale e poi, per la tratta Vaticana, proprio in via Porcari e via Vitelleschi. In queste quattro strade da qualche giorno sono partiti i lavori per rimettere a posto i sampietrini già esistenti in via Einaudi e Repubblica e per metterli in luogo dell’asfalto in via Porcari e via Vitelleschi. L’intervento a Repubblica vale 12 milioni di euro. Quello nella zona di San Pietro, invece, fa parte di un investimento complessivo di 30 milioni di euro per rifare tutta una serie di pavimentazioni stradali, asfalto e sampietri, nella zona. Quindi, il Campidoglio, a spese dello Stato, apre oggi un cantiere per il Giubileo e, se dovesse poi far partire i lavori per il Tva, dovrebbe ricominciare tutto da capo. 

SOPRINTENDENZA 
Il tema della duplicazione dei cantieri lo aveva sollevato anche la Soprintendenza di Stato che, nel proprio parere condizionato sul Tva, aveva scritto: si «rileva l’interferenza del progetto Tva con altri interventi quali ad esempio il piano sampietrini, il progetto di pedonalizzazione e riqualificazione della zona piazza Esedra e piazza dei Cinquecento». Per questo, secondo le Belle Arti era necessario «valutare soluzioni che contemperino la compresenza e l’integrazione con gli altri interventi, considerando l’impatto cumulativo degli stessi sugli ambiti monumentali e paesaggistici interessati». Attacca Santori: «Sono soldi che si buttano dalla finestra per l’incapacità di coordinarsi: l’Assessorato ai Trasporti che progetta il Tva ci parla con l’Assessorato ai Lavori pubblici che rifa i sampietrini?».
 

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