Roma, sos chiesa dei Fiorentini: «No al tram: è pericoloso»

L’altolà del marchese Sacchetti, presidente dell’Arciconfraternita a cui fa capo la Basilica

Roma, sos chiesa dei Fiorentini: «No al tram: è pericoloso»
di Fernando M. Magliaro
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Venerdì 24 Novembre 2023, 00:22

«No, no, no, no e no»: Urbano Sacchetti è deciso, il tram Termini-Vaticano-Aurelio sotto la Basilica di San Giovanni dei Fiorentini non deve passare. «Questa è la chiesa di San Filippo Neri. Quella dove è sepolto il Borromini. La chiesa storica della comunità dei fiorentini a Roma. Un edificio unico al mondo. Il tram qui sotto è una cosa inconcepibile». Il marchese Sacchetti non è solo l’erede di una delle storiche famiglie dell’Italia del Rinascimento, al pari dei Medici (di cui erano nemici) o degli Sforza, dei Colonna, dei Borghese, degli Orsini o degli Altieri, ma è anche il presidente dell’Arciconfraternita dei Fiorentini, proprietaria della Basilica. Basilica nella quale, per inciso, si trova la tomba della famiglia dei marchesi Del Grillo, alla quale appartiene anche “quel” marchese Onofrio Del Grillo, realmente esistito e realmente cameriere segreto del Papa, che ha ispirato il celebre omonimo film di Mario Monicelli con una delle migliori prove di Alberto Sordi.

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IL TVA, I NO E LE CRITICITÀ L’ennesima bocciatura arriva sul progetto del Comune, bandiera di vecchi politici in disarmo, circuito di pseudo ambientalisti e della lobby pro tram tanto cari a una certa sinistra, di realizzare una nuova linea tranviaria fra Termini (palazzo Massimo), il Vaticano (piazza Risorgimento) e l’Aurelio (piazza Giureconsulti).

In totale, 8,9 km di doppio binario, 18 o 19 fermate (la precisione dei progettisti comunali riporta due numeri diversi in diversi documenti) per una spesa totale di 294 milioni di euro: 120 con fondi Pnrr e 174 con futuri stanziamenti del ministero dei Trasporti. Durata del cantiere: 1.278 giorni formali, più un anno e 45 giorni di sospensione per il Giubileo. In totale, quindi, se il cantiere aprisse oggi, si chiuderebbe il 9 luglio 2028 dopo 4 anni, 7 mesi e 18 giorni «naturali e consecutivi» di lavoro comprensivi dei «60 giorni di preesercizio». Lunga la lista delle criticità e dei contrari: il marchese Sacchetti è solo l’ultimo in ordine di tempo all’interno di un elenco nutrito e consistente. Residenti, commercianti e albergatori sono schierati per il “no” insieme ad associazioni di veri ambientalisti, di ciclisti e di motociclisti, e di tutela di utenti del trasporto pubblico. Per il “no” anche sindacati di polizia di Stato, pompieri, vigili urbani, tassisti, operatori Ama e operatori sanitari. Contro anche politici - l’ex sindaco Francesco Rutelli, l’ex assessore Roberto Morassut, l’ex deputato e consigliere comunale del Verdi, Paolo Cento - tecnici - l’ex prefetto Emilio Del Mese, l’ex comandante dei vigili urbani, Antonio Di Maggio, e dei pompieri di Roma e provincia, Luigi Abate - medici - Mario Balzanelli, presidente nazionale del Sis 118; il segretario regionale della Società dei Medici d’Urgenza (Simeu), Giulio Maria Ricciuto; il segretario nazionale del Sindacato Medici, Paola Onotri - storici, archeologi, sacerdoti delle chiese monumentali del centro, ingegneri inclusi docenti universitari, membri del Consiglio superiore dei Lavori pubblici, e l’ex direttore della Mobilità di Regione e Comune, Alessandro D’Armini.

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VIBRAZIONI «La chiesa già oggi risente delle vibrazioni al passaggio del traffico. Figuriamoci quando dovesse transitare il tram qui sotto», spiega il marchese Sacchetti confermando quanto detto anche dal parroco, don Roberto. «Non possiamo che essere contrari. Ci vuole buon senso quando si progettano le cose, buon senso e conoscenza della città. E qui non ci sono». Il problema delle vibrazioni e della staticità delle aree archeologiche, degli edifici rinascimentali e delle chiese monumentali del centro storico è stato evidenziato anche dalla Soprintendenza nel proprio parere condizionato sul progetto in cui si parla di «altissimo rischio».

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