Tram, ora il Pd si divide: «Meglio spostare i fondi»

Le reazioni alla lettera del commissario sulle tranvie: «Progetto con troppe criticità»

Tram, ora il Pd si divide: «Meglio spostare i fondi»
di Fernando M. Magliaro
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Mercoledì 6 Dicembre 2023, 06:47
L'affondo arriva dal capogruppo dei Dem al Consiglio regionale, Mario Ciarla - uomo considerato vicinissimo al sindaco Roberto Gualtieri e al deputato Claudio Mancini - sulla nuova tranvia Termini-Vaticano-Aurelio, la Tva, «credo sia venuto il momento di prendere atto delle difficoltà di realizzazione del progetto della Tva nei termini previsti per utilizzare le risorse del Pnrr e dedicarsi da subito alla realizzazione della tranvia Togliatti valutando, contestualmente, in modo più adeguato le criticità e i benefici che la Tva comporta. Visto che per il Giubileo del 2025 non sarebbe mai pronta, abbiamo tutto il tempo per fare una riflessione approfondita sull'opportunità dell'opera e dedicare le risorse alla realizzazione di una tranvia in periferia che sicuramente migliorerebbe la qualità della vita di moltissimi cittadini». Quindi, sulla scorta di quanto scritto il 27 novembre dal commissario straordinario per le tranvie di Roma, l'architetto Maria Luisa Conti, l'idea di Ciarla è «spostare le risorse sulla Togliatti».

LA LETTERA

Conti aveva scritto al Campidoglio e al ministero dei Trasporti per chiarire come non ci sia possibilità di completare l'opera rispettando le scadenze previste dalle norme che regolano il Pnrr. Dal Campidoglio, informalmente, fanno sapere che la lettera fosse concordata fra Comune e ufficio del commissario. Con l'assessore ai Trasporti, Eugenio Patanè, che definisce lo spostamento dei fondi Pnrr «una mera questione tecnica» priva di significati politici. Stessa linea di una nota "fonti Campidoglio", diffusa in serata dopo un pomeriggio infuocato: «La rimodulazione dei fondi sulle linee tranviarie TVA e Togliatti chiesto al Ministero dei Trasporti è una rimodulazione meramente tecnica che non prevede il definanziamento della realizzazione della Tva». Giovedì è prevista la seduta del consiglio comunale straordinario, richiesto a fine settembre dalle opposizioni (Noi Moderati-Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega e Azione), dedicata all'esame del progetto. Con la maggioranza che appare sempre più spaccata.

DEM IN SILENZIO

Dopo l'uscita di Ciarla, è calata la consegna del silenzio per tutti i Dem in Campidoglio. Ufficialmente non parla nessuno: «So che volete parlare con me di questo ma io di questo non voglio parlare» ripetono gli eletti in Aula Giulio Cesare. Ufficiosamente, si aprono i cellulari e si tirano le fila: le chat sono bollenti, le posizioni si cristallizzano. «Io appoggio Ciarla. Credo sia il caso di chiudere qui questa storia: un progetto carente, proteste motivate, tempi impossibili da rispettare. Smettiamola e occupiamoci di progetti di mobilità che possiamo portare avanti», dice uno di quelli meno critici. «La verità è che almeno questo sulla Togliatti ha un senso trasportistico. Che quello di via Nazionale non ha», rilancia un altro.

COMMERCIANTI

Oltre la politica, la lettera del commissario Conti viene accolta con favore dal mondo del commercio. Per Pier Andrea Chevallard, presidente Confcommercio Roma, «Dopo le osservazioni del Commissario di Governo sulla Tva, che riprendono molti dei nostri timori precedentemente espressi riguardo alle tempistiche dell'opera, ci auguriamo che anche il Consiglio Comunale del 7 dicembre decida la destinazione delle risorse dei fondi Pnrr ad altri scopi, a cominciare dalla viabilità dei quartieri più decentrati e densamente abitati della città (tra queste il tram Togliatti) e quindi si rinvii ad un ascolto ampio della città la decisione finale sulla Tva. Un'opera da rivedere, anche nel suo itinerario, e da sostituire per la parte del centro storico con più moderni e fungibili bus elettrici».

IL CENTRODESTRA

Posizioni nette anche dal centrodestra. Per il capogruppo della Lega in Campidoglio, Fabrizio Santori: «Accogliamo il suggerimento del commissario straordinario. I tempi per realizzare la Tva non ci sono più: il sindaco Gualtieri chieda di spostare i fondi Pnrr, per non perderli, e con quelli del Ministero si comprino più bus elettrici o nuovi treni per la metro». Per Marco Di Stefano (Noi Moderati-FI): «Aspettiamo ora la seduta del Consiglio. Mi auguro prevalga il buon senso». Dalla Regione, Marco Bertucci (FdI), presidente della Commissione Bilancio: «Attendiamo l'Assemblea capitolina e le decisioni dell'Europa. Arrivare ad un ripensamento, oggi, porterebbe ad avere un tempo maggiore per riflettere sull'intero progetto e sulle criticità». Il capogruppo di Forza Italia, Giorgio Simeoni: «Basta ideologie: ci sono soldi che non possiamo perdere. Spostiamo la quota Pnrr e con quelli del Ministero si finanzino più bus elettrici o nuovi treni della metro». Chiude la presidente della Commissione Urbanistica della Pisana, Laura Corrotti: « La rimodulazione del finanziamento, prima che sia troppo tardi, oltre ad essere una scelta di buonsenso è anche l'unica via possibile. Rinnoviamo la disponibilità di collaborazione come Regione Lazio per trovare una rapida soluzione».
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