RIETI – Importante traguardo per il produttore reatino Mattia Valorosi, in arte Matthew Ros (MWRS), che, a partire da oggi, giovedì 4 febbraio, torna sulle varie piattaforme digitali con il secondo lavoro, dal titolo “Sublime”, rilasciato per la “Hexagon Records”, casa discografica fondata nel 2015 dal celebre dj Don Diablo. La traccia è stata realizzata in collaborazione con il gruppo modenese “Dirty Ducks”, composto da Alex Ratti e Federico Gualdi. Per Valorosi l’esordio con la prestigiosa "Hexagon Records" è arrivato lo scorso ottobre, con l’uscita del brano “Pull Back”.
Mattia, si torna a pubblicare una traccia per la "Hexagon Records" insieme al gruppo “Dirty Ducks”. Come è nata la vostra collaborazione?
«Già da prima che iniziassi a produrre, seguivo i “Dirty Ducks” perché amavo la loro musica e il loro modo di lavorare. Senza dubbio, per me, sono stati una fonte di ispirazione. La collaborazione ha preso il via per mia iniziativa: ho scritto ad Alex e Federico, invitandoli ad ascoltare un mio brano ed eventualmente a realizzare insieme una nuova traccia. Entrambi sono apparsi molto entusiasti e quindi la nostra collaborazione è stata fin da subito positiva».
Cosa rappresenta per lei la "Hexagon Records"? Cosa si prova a lavorare per una casa discografica di caratura internazionale?
«Rilasciare una traccia per la "Hexagon Records" è stato da sempre un mio sogno nel cassetto. Sento che la mia musica è adatta a questa etichetta, formata da professionisti che mi fanno sentire a casa. Durante la preparazione dei brani, mi tengo in contatto con tanti artisti che lavorano per "Hexagon" e provo sempre belle sensazioni, che mi fanno pensare di essere come all’interno di una grande famiglia.
Nel corso degli ultimi mesi, in mezzo alle due tracce pubblicate dalla "Hexagon Records", ha rilasciato qualche altra novità?
«Sì, a dicembre 2020, insieme a MelyJones, è uscito un brano dal titolo “Mindreader”. Si tratta di un lavoro interessante, pubblicato dalla casa discografica “Future House Cloud”».
Lei, oltre ad essere un produttore molto attivo, è anche studente in infermieristica. Come sta conciliando la musica con gli impegni universitari?
«Conciliare università e produzione non è facile. Lo studio è impegnativo e richiede tempo e pazienza. Pertanto, soprattutto ultimamente, cerco di concentrarmi su una traccia alla volta, invece di gestirne diverse in contemporanea e non riuscire a dedicare parte della giornata ai libri. Credo di aver adottato una buona strategia, che mi consente di studiare con serenità e allo stesso tempo di dedicarmi con attenzione alla musica».
Il 2020 è stato per lei un anno molto intenso, ma sembra che anche il 2021 non sarà da meno. Ci sono progetti in cantiere per i prossimi mesi? È in contatto con altre case discografiche di rilievo?
«Sì, ho già iniziato a lavorare su altre tracce che usciranno nei prossimi mesi per etichette piuttosto conosciute. Forse potrebbe essere completato anche un altro lavoro per la “Hexagon Records”, ma in questo caso niente è ancora sicuro. Chi vivrà, vedrà (ride, ndr)».