RIETI - Nei dati di vendita degli ultimi mesi, è la resurrezione del calcio balilla, la nuova primavera degli ometti rossi e blu, riscoperta di un passatempo vintage che punta a conquistare sempre più fette di mercato fra nostalgici della prima ora e generazione Millenials, spopolando di nuovo in bar e circolini della Penisola, da molte parti strumento di lotta contro il vizio della ludopatia. Le gettoniere da 10, 200 e 500 lire non esistono più, ora servono almeno 50 centesimi, il doppio rispetto al passato per giocare una partita, ma il potere di socializzazione del calcio balilla non ha affatto perso lo smalto dei suoi tempi migliori.
IL REALITY DEL CALCIO BALILLA
In provincia, chi fa girare le aste del gioco è la Rieti Calcio Balilla di Poggio Moiano (con base all'Happy Bar), che contagia a macchia d'olio con la sua passione i circoli di Casali di Poggio Nativo (Bar Dalì), Osteria Nuova (Eurobet), Rieti (il Civico 55 di via Lama, a Quattro Strade) e Poggio Mirteto (Bibo Bar), coinvolti nei gironi del Trofeo delle Regioni e del campionato italiano: qui vincono solo i più forti, è la meritrocrazia da Bar Sport dei tempi andati, quando il calcio balilla era religione al pari di biliardo e di pomeriggi trascorsi nelle sale oppresse da cappe di fumo. Per quelli stanchi dell'anonimo match a tempo perso, gli allenamenti sono settimanali: a coordinare tutta l'attività provinciale c'è il presidente della Rieti Calcio Balilla, Giovanni Braconi, che l'avventura della sua passione punta ad esportarla in tutta la provincia