Rieti, Marco Abati ha portato le ragazze
dell'Olimpus tra le prime 8 d'Italia
"Ora libero, ma bella esperienza"

Marco Abati
di Mattia Esposito
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Giovedì 12 Maggio 2016, 11:39 - Ultimo aggiornamento: 11:41
RIETI - Si è da poco conclusa l’avventura dell’allenatore reatino Marco Abati alla guida dell’Olimpus femminile, squadra che partecipa al campionato di serie A elitè. La società romana, tramite una nota ufficiale, ha comunicato da qualche giorno la separazione dal tecnico ex Real Rieti.

La prima volta di Abati in un campionato femminile però è assolutamente positiva: “Posso definire l’esperienza all’Olimpus estremamente positiva, abbiamo affrontato un campionato di cui nessuno conosceva le insidie essendo il primo in serie A d’Elite con un organico completamente rinnovato, che ha subito un ridimensionamento nel mese di dicembre”.

La formula molto particolare del campionato di A elite femminile, ha visto le ragazze di Marco Abati inserite nel girone Silver: “Avevo definito in tempi non sospetti la formula del campionato “bizzarra”, perché se da una parte bastava poco per centrare un posto nei playoff, dall’altra si rischiava la retrocessione diretta o tramite i playout. Proprio in questa seconda fase la squadra ha trovato la sua identità centrando la qualificazione ai playoff. Arrivare tra le migliori otto in Italia è stata davvero una grande soddisfazione”.

Si è conclusa dunque con i playoff l’avventura di Abati alla guida dell’Olimpus e, oltre alla soddisfazione per il risultato raggiunto, restano le sensazioni positive che ha lasciato il fatto di lavorare con una squadra femminile per la prima volta in carriera: “Lavorare con le ragazze è stata una esperienza straordinaria, ho trovato un altissimo livello di professionalità ed una grande disponibilità al lavoro. La sensibilità e la cura dei dettagli ha reso difficile la gestione dello spogliatoio, cosi come la gestione degli stati d’animo legata ai risultati. Tracciando un bilancio confermo comunque che è stata una grandissima esperienza, estremamente positiva”.

Nella sua lunga carriera Marco Abati ha vissuto tutta l’evoluzione del calcio a 5, da quello praticato sui campi in terra rossa ad oggi, e dopo l’esperienza all’Olimpus guarda avanti in cerca di nuove avventure: “ Mi piacerebbe rimanere nello straordinario mondo del femminile, in caso contrario sono pronto a valutare le ipotesi che si prospetteranno”.

Ripartire alla guida di una squadra femminile, questo l’obiettivo principale, ma anche la voglia di continuare ad imparare nutrendosi di futsal: “Tutte le esperienze vissute come allenatore fino a questo momento ti lasciano un bagaglio fatto di tante cose belle e brutte. Caratterialmente tendo a conservare gelosamente i momenti di gioia ma al tempo stesso cerco di guardare avanti, analizzando dettagliatamente gli aspetti negativi. E’solo attraverso questa analisi che si può migliorare”.

Passato, presente e futuro che si intrecciano e disegnano i contorni di una carriera già ricca di esperienze, ma pronta ad arricchirsi di nuovi capitoli: “Il futsal ha avuto una grandissima evoluzione, spero di poter continuare ad essene parte integrante sempre con lo stesso amore e la stessa passione”.

Di fronte ad una porta che si chiude, nello sport e nella vita, nuovi scenari si aprono davanti ai nostri occhi, e Marco Abati è pronto a rimettersi in discussione, prerogativa principale di chi sa essere consapevole e, allo stesso tempo, ambizioso.
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