REGIONE NEL MIRINO
Parole centellinate e pesanti come pietre. Una nota durissima, che rompe la consegna del silenzio che abitualmente regola i rapporti tra multinazionali e policy locale e dalla quale filtra l’enorme disagio di una compagnia abituata a far viaggiare i suoi manager nel mondo salvo incagliarsi sulla Salaria, ma anche una perfetta padronanza della materia. Fabio Andreola non è solo un manager di successo arrivato da Baxter ai vertici di Baxalta Italia, ma anche un reatino che non disdegna l’impegno in città. Insomma, una riserva preziosa di una città e di un Nucleo industriale in disarmo, e che ha saputo conquistare un ruolo centrale in Baxter-Baxalta.
«SIAMO ISOLATI»
«Baxalta - scrivono Barberis e Andreola a Zingaretti - ha investito molto sul sito di Rieti ed è oggi uno degli employer più importanti presenti sul territorio. Uno dei nostri valori è essere engaged with the world around us ed è anche per questo che abbiamo deciso di scrivere questa lettera aperta alla politica locale, regionale e nazionale. Nonostante Rieti abbia espresso molti politici con incarichi di rilievo nelle varie istituzioni, il presidente Zingaretti ha fatto una scelta politica sui trasporti che ignora le esigenze di Rieti, forse dietro l’alibi di un inadeguato progetto di scambio gomma-rotaia a Fara Sabina che, nonostante non risolva minimamente i problemi infrastrutturali, attrae così tanto la sua attenzione e quella di tanti politici reatini».
L'APPOGGIO DI PETRANGELI
Poi la stoccata sul «treno dei desideri» (così battezzato dallo stesso Zingaretti) per chi va in cerca di discoteche sul litorale, ignorando «le esigenze di lavoratori e datori di lavoro». In serata, l’appoggio del sindaco Petrangeli: «Quanto affermano Andreola e Barberis è in linea con quello che sostiene l’amministrazione comunale e col nostro programma elettorale: anche per noi il collegamento ferroviario Rieti-Terni-Roma è l’unica soluzione realistica per avvicinare Rieti alla Capitale».
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