Rieti, Referendum costituzionale:
anche il Psi si mobilita

Oreste Pastorelli
di Alessandra Lancia
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Domenica 5 Giugno 2016, 08:24 - Ultimo aggiornamento: 13:32
RIETI - Dopo il Pd, anche il Psi reatino mette i banchetti in piazza per la raccolta delle firme per la presentazione del referendum confermativo della riforma costituzionale. La chiamata è naturalmente al «sì» e vede mobilitato l'intero partito. Nel comitato provinciale costituito per l'occasione, guidato dall'onorevole Oreste Pastorelli, l'assessore Carlo Ubertini, i due consiglieri comunali Ivano Fioravanti ed Enrico Zepponi e gli attivisti di sempre Rita Pezzotti, Sandro Del Grande, Egisto Colamedici, Gaetano Desideri, Franco Orsini, Mario Angelelli, Roberto De Angelis, Mario Gregori e Ugo Mancini. Con loro anche Ivano Paggi, che così fa ufficialmente il suo rientro nella casa madre socialista, dopo la diaspora consumatasi alle ultime amministrative. Nessun dubbio per Pastorelli eletto nelle liste Pd e che la riforma l'ha votata alla Camera insieme al collega Melilli e per i suoi nell'indicare le ragioni del «sì», a iniziare dal superamento del bicameralismo perfetto, la razionalizzazione delle competenze tra Stato e Regioni con una (nuova) modifica del titolo V della Costituzione, il ritorno alla competenza statale di alcune materie strategiche come governo del territorio, protezione civile, energia, infrastrutture strategiche e grandi reti di trasporto, l'introduzione di referendum propositivi e di indirizzo.Pd e Psi formalizzano così anche a livello locale la «discesa in campo» in quella che si annuncia come l'ennesima battaglia all'ultimo voto nel campo della sinistra e più in generale del Paese. Ora si guarda alle mosse dell'ala sinistra contraria al referendum (Sinistra Italiana, Rifondazione, Possibile) e a Forza Italia, che pure ha annunciato un comitato locale per il «no». Un asse inedito a cui andranno aggiunti i grillini, anch'essi schierati per il «no» alla riforma Boschi. Ma la posizione più scomoda appare quella del sindaco Petrangeli, (Sel): se rieletto, con la riforma in vigore sarebbe un potenziale senatore. Il suo mondo è schierato per il «no»; i suoi principali alleati per il «sì». Saranno mesi difficili: e subito dopo la campagna elettorale per le amministrative.
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