RIETI - «Più che di terzo polo parlerei di nuova compagine politica». Ivano Paggi, segretario cittadino del Psi definisce così la nuova alleanza che si è costituita in vista delle prossime comunali del 2022. «Anche se è vero che la destra con Daniele Sinibaldi è partita in quarta – aggiunge – non sempre però questo significa arrivare prima. Anche perché di danni ne hanno fatti tanti, ci sono tante incompiute in città che elencarle qui sarebbe abbastanza lunga». E poi precisa ancora una volta qual è la posizione del suo partito rispetto alle primarie di coalizione.
Le primarie. «Non vogliamo questo tipo di consultazioni – sottolinea – vorremmo invece che si arrivasse a convergere su un candidato unico.
Radici socialiste. Il segretario rivendica inoltre le «profonde» radici socialiste della città. «Noi abbiamo avuto sindaci che erano anche grandi persone», chiosa. E poi spera che la proposta di candidatura a sindaco del collega di partito, Carlo Ubertini, possa trovare sponda nell’ambito di un centrosinistra allargato. «Noi abbiamo proposto un nome di prestigio – sottolinea – un galantuomo, una persona perbene che ha radici profonde. Credo che sia una fortuna avere la sua disponibilità e speriamo che possa essere il candidato giusto. Tutto però è demandato alla politica e alle scelte che si faranno».
Il confronto. Paggi infine conferma il dialogo avviato su questo punto con il Pd e il centrosinistra. «Siamo in una fase interlocutoria importante, di dialogo anche sui programmi. Il termine principe in tutto questo bailamme è responsabilità e condivisione. Se qualcuno deve fare un passo indietro, lo faccia. Proprio per amore della città, per avere un barlume di speranza e cambiare pagina perché sinceramente non se ne può più di governi di centrodestra. A parte le parentesi Petrangeli, sono anni che governano questa città e i risultati sono sotto gli occhi di tutti», conclude.