Trump, scontro sulla nomina di Bannon: telefonata con Putin

Trump, scontro sulla nomina di Bannon: telefonata con Putin
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Lunedì 14 Novembre 2016, 21:14 - Ultimo aggiornamento: 23:29

E' bufera sulla nomina di Steve Bannon come capo stratega dello staff di Trump. La comunità ebraica e quella musulmana in Usa protestano: «È una scelta che rende l'appello all'unità una presa in giro», afferma il Council on American-Islamic relations. L'accusa a Bannon è quella di aver trasformato il suo sito Breibart in uno strumento di «propaganda etnica e di nazionalismo bianco», con posizioni «razziste» e, aggiungono gli ebrei, «antisemite». «Bannon deve andare via - attacca infatti anche l'Anti-Defamation League - se Trump vuole davvero essere il presidente di tutti».

All'attacco anche i democratici in Congresso: «Non bisogna edulcorare la realtà. E la realtà è che un nazionalista bianco è stato nominato capo stratega dell'amministrazione Trump», afferma Nancy Pelosi, leader della minoranza alla Camera dei Rappresentanti. Anche per il leader della minoranza al Senato, Harry Reid, la nomina di Bannon «è un chiaro segnale che i bianchi suprematisti saranno rappresentati al massimo livello nella Casa Bianca di Trump».

Per difendere Bannon è sceso in campo lo setsso Trump: «Chi lo critica - ha detto la portavoce del tycoon, Kellyanne Conway - dovrebbe andare a guardare il suo curriculum. Bannon è uno stratega brillante, e con Reince Priebus sta facendo sacrifici enormi per servire il presidente».


Il neo eletto presidente Usa Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin hanno avuto un colloquio telefonico. Lo riferisce la Tass. Al centro dei colloqui, riferisce il Cremlino, la lotta al terrorismo internazionale e la questione siriana. Putin si è congratulato con Trump per l'elezione.

Nella loro telefonata hanno deciso di proseguire con i contatti telefonici con la possibilità di incontrarsi personalmente. Lo riferisce il Cremlino secondo quanto riporta la Tass. «Il presidente russo si è detto pronto a costruire un dialogo fra partner con la nuova amministrazione sui principi di uguaglianza, rispetto reciproco e non interferenza nei rispettivi affari interni», ha aggiunto il Cremlino.

Intanto oggi Trump ha annunciato che rinuncerà allo stipendio da presidente, 400mila dollari all'anno. «Non ne ho mai parlato, ma la risposta è no - risponde alla giornalista Lesley Stahl, che gli chiede se prenderà lo stipendio - Penso di dover prendere per legge un dollaro, prenderò un dollaro all'anno». Trump, tra l'altro, sostiene di «non sapere neanche» a quanto ammonti l'indennità per il presidente e lo chiede alla giornalista: «Lei sa quant'è lo stipendio?». «Sta rinunciando a 400mila dollari», dice la Stahl. «Non li prenderò», insiste il presidente eletto.

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