La misura è stata approvata la scorsa settimana e ribadita ieri da Anurak Amornpetchsathaporn, direttore dei servizi di emergenza all'Ufficio della Sanità pubblica, che ha spiegato come i guidatori spericolati in obitorio «dovrebbero vedere i veri danni fisici e mentali», in modo da «sentire il dolore e schiarirsi le idee».
Si stima che nei «sette giorni di pericolo» che coincidono con la festività del Songkran (capodanno thailandese, seguendo il calendario buddista), oltre due persone muoiano e altre 160 rimangano ferite ogni ora lungo le strade della Thailandia, che ha il secondo più alto tasso di incidenti stradali al mondo, con 44 vittime ogni 100mila abitanti, contro una media mondiale di 18.
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