Jacques Delors, nato in Francia nel 1925, è considerato il padre dell'Unione europea come la conosciamo oggi. In qualità di Presidente della Commissione europea tra il 1985 e il 1995, Delors è stato uno degli architetti dell'euro. Ex Ministro delle Finanze socialista e internazionalista, si è battuto per l'idea di “Europa sociale” e per i valori collettivi di equità e istruzione.
La famiglia di Delors è originaria di Le Lonzac nella Corrèze, il padre lavorava alla Banca di Francia.
Jacques Delors, morto a 98 anni ex presidente della Commissione europea
Come presidente della Commissione europea dal 1985, Delors lascia la sua impronta sulla storia della costruzione europea. Risale al 1989 la stesura del “Rapporto Delors” che fissò la tabella di marcia che porterà all'unione monetaria negli anni difficili per il progetto comunitario, stretto tra il forte euroscetticismo della Gran Bretagna, allora guidata da Margaret Thatcher. A raccogliere la pesantissima eredità di Delors nel 1995 fu Romano Prodi, che guidò la Commissione Europea negli anni dell'entrata in circolazione della nuova valuta e dell'allargamento dell'unione monetaria.
Da Bruxelles, dove è rimasto alla guida della Commissione dal 1985 al 1995, Jacques Delors ha dunque delineato i contorni dell’Europa contemporanea: la creazione del mercato unico, la firma degli accordi di Schengen, l’Atto unico europeo, il lancio del programma di scambio studentesco Erasmus, la riforma della Politica agricola comune e l’avvio dell’Unione economica e monetaria che porterà alla creazione dell’euro.
A marzo 2020, invitò i capi di Stato e di governo dell’Ue a mostrare maggiore solidarietà in un momento in cui stavano discutendo su una risposta comune alla pandemia di Covid-19.