Uccisa negli Usa, Veronica senza giustizia: flash mob in piazza

La giovane di Latina assassinata dall'ex fidanzato tre anni fa negli Usa. Il padre: "Per la prima volta sento la città partecipe, questa giornata è per lei"

Uccisa negli Usa, Veronica senza giustizia: flash mob in piazza
di Laura Pesino
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Martedì 16 Gennaio 2024, 11:42

A tre anni dall'assassinio, nessuna risposta, nessuna giustizia. Ma il nome di Veronica De Nitto non deve essere dimenticato e questo ennesimo femminicidio non deve perdersi solo perché avvenuto troppo lontano. Era il 15 gennaio del 2021 quando la giovane donna di Latina, trasferitasi da qualche tempo negli Stati Uniti per raggiungere sua sorella e per lavorare, venne barbaramente uccisa a Daly City per mano di un uomo con il quale aveva avuto una relazione sentimentale. Il suo corpo fu ritrovato nelle prime ore del mattino dopo, quando i vicini diedero l'allarme per un incendio divampato nell'abitazione. Le era stata tagliata la gola e per cancellare ogni traccia l'assassino aveva dato fuoco all'appartamento, prima di fuggire, probabilmente in Messico, sparendo nel nulla.

Così, tre anni dopo la città di Latina ricorda Veronica De Nitto, nelle parole amare del padre Luigi, che ripercorre questo dolore e lancia un monito ai tanti ragazzi che ieri mattina hanno preso parte al flash mob organizzato in Piazza del Popolo: «Potete immaginare il dolore che un padre si porta dentro. Vorrei ribadire a tutti voi oggi che le cose devono davvero cambiare e possono farlo solo grazie a voi. Coltivate la cultura del rispetto, l'amore vero, perché ogni giorno continuiamo a contare donne uccise». E ancora: «Questa è la giornata di Veronica. E ringrazio di cuore tutti voi, i vostri docenti, il dirigente scolastico e tutte le autorità presenti. Per la prima volta in tre anni sento Latina vicina e partecipe di questo dramma. Dovete sapere ha aggiunto Luigi De Nitto che l'assassino di mia figlia non è stato ancora trovato e noi siamo qui ad aspettare giustizia da tre anni. Veronica come tutti voi aveva tanti sogni nel cassetto, uno di questi era andare negli Stati Uniti, ma proprio qui ha trovato la morte. Quella notte del 15 gennaio 2021 aspettava la nascita della sua nipotina. Mentre la bambina nasceva, lei moriva».
Accanto al padre, l'europarlamentare Matteo Adinolfi, la sindaca di Latina Matilde Celentano e l'avvocato Valerio Masci che da anni si batte anche per avere notizie sull'indagine: «Tre anni di angoscia commenta il legale tre anni di richieste formali, lungaggini burocratiche, fragili linee di comunicazione fra i Paesi coinvolti, speranze di catturare il mostro, continue disillusioni e uno stallo infinito». «Oggi ci stringiamo al dolore del papà di Veronica aggiunge la sindaca Faremo anche noi di tutto perché si possa fare luce sulla vicenda e affinché questa tragica morte non resti fra le tante senza risposta». Tanti gli studenti che hanno voluto partecipare all'iniziativa, con il segno rosso sul viso come simbolo della battaglia contro la violenza di genere e con la foto di Veronica fra le mani. Una giornata che, oltre a ricordare la giovane donna di Latina, ha aperto una riflessione importante sui femminicidi dalla viva voce delle giovani generazioni, chiamate fin da ora a cambiare la cultura e a fare la differenza.
 

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