Prof ucciso, choc a Minturno. «Siamo sconvolti, i ragazzi lo adoravano»

Prof ucciso, choc a Minturno. «Siamo sconvolti, i ragazzi lo adoravano»
di Giuseppe Mallozzi
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Lunedì 6 Novembre 2023, 10:20 - Ultimo aggiornamento: 10:26

Insegnava da anni scienze motorie nella scuola media "Angelo De Santis" di Marina di Minturno Pietro Caprio, l'uomo di 58 anni il cui corpo carbonizzato è stato ritrovato nella serata di sabato a Baia Domizia, nota località balneare nel Comune di Cellole in provincia di Caserta. Il cadavere è stato scoperto in Via Pietre Bianche, nelle vicinanze della pineta, all'interno di un'automobile intestata alla madre, che era stata precedentemente data alle fiamme.

La notizia è piombata su Minturno come un ciclone ieri mattina. Pietro Caprio viveva a Cellole ma insegnava nella cittadina del sud pontino da anni. Era insegnante di educazione fisica con incarico a tempo indeterminato e lavorava non solo nella scuola media di Marina ma anche nel plesso "Antonio Sebastiani" sempre a Minturno. Era da poco tornato in servizio dopo una delicata operazione al menisco ed era stato assegnato sul potenziamento e sul sostegno.
A Cellole viveva in una casa a tre piani occupata al primo piano dalla mamma, a cui era intestata la vettura trovata carbonizzata, al secondo lui, al terzo la moglie dal quale si era separato. Durante il periodo estivo lavorava come bagnino negli stabilimenti balneari di Baia Domizia ed era socio di una società di salvamento. La notizia della sua morte si è subito sparsa a Baia Domizia, dove era molto conosciuto e poi a Minturno dove in tanti sono rimasti senza fiato.
Il sindaco Gerardo Stefanelli lo conosceva, in quanto i suoi figli hanno frequentato il plesso scolastico di Marina. «È una notizia che ci ha sconvolto ha detto il primo cittadino una morte così orribile che ci lascia senza parole. Siamo vicini alla famiglia del professore e a tutta la nostra comunità scolastica».
I suoi colleghi lo descrivono come una persona molto disponibile, conosciuto e rispettato tra i suoi studenti, che in queste ore stanno affollando le bacheche dei social network con i propri ricordi. «Siamo dispiaciutissimi, era un docente molto disponibile, educato, riservato» dice la dirigente scolastica Enrica Caliendo. «Lo abbiamo salutato venerdì mattina racconta la collega Rosy Filosa aveva le ultime ore alla scuola De Santis. Siamo agghiacciati da questa notizia. Pietro era una persona squisita, i ragazzi lo adoravano. È una vera tragedia».
La scomparsa del professore risale alla tarda mattinata di venerdì 3 novembre, quando dopo aver terminato le ore di lezione a Minturno era ripartito verso Cellole ma non aveva fatto ritorno a casa.
Le indagini sono state coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, coinvolgendo i carabinieri della compagnia di Sessa Aurunca e il Nucleo Investigativo di Caserta. Ieri, i militari dell'Arma hanno effettuato un fermo dopo che era stato individuato un uomo di 84 anni, Angelo Gentile, su cui si erano concentrati i sospetti. Gli inquirenti ritenevano fosse lui l'autore dell'omicidio di Pietro Caprio e alla fine hanno deciso di sottoporlo a fermo.
L'uomo è stato individuato grazie alle immagini dell'impianto di videosorveglianza presente in Via Pietre Bianche. Dai filmati i carabinieri hanno notato la Fiat Palio di Gentile che si affiancava a quella della vittima. Dopo circa venti minuti solo la vettura dell'indagato lasciava la zona. L'anziano deve rispondere di omicidio e distruzione di cadavere: queste le accuse mosse dai sostituti procuratori Chiara Esposito e Gionata Fiore. L'84enne è già stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Secondo quanto emerso dalle prime fasi investigative, il movente di questo tragico omicidio sembrerebbe essere di natura economica. Dalle indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Sessa Aurunca, è stato scoperto che tra le due persone coinvolte esistevano profondi rancori legati a un debito non saldato.
 

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