Museo nei fondali di Ponza, al lavoro i sub archeologi

Museo nei fondali di Ponza, al lavoro i sub archeologi
di Rita Cammarone
3 Minuti di Lettura
Martedì 17 Gennaio 2023, 11:29

Gettata nelle acque di Ponza una rete per valorizzare i siti subacquei di interesse archeologico. Si tratta della collaborazione che il Comune ha stretto con l'associazione no profit Asso, per lo svolgimento di attività esplorative, di ricerca scientifica, metodologica e tecnica presso aree sommerse in mare ed acque interne e presso ambienti ipogeici naturali e artificiali a valenza storica-archeologica, ma anche paesaggistica. L'obiettivo generalizzato è quello di migliorare l'offerta turistico-culturale, anche attraverso iniziative formative e di divulgazione. Il primo programma sull'isola pontina riguarderà le grotte di Pilato, grazie ai tecnici dell'Asso, associazione riconosciuta che già collabora con tutte le Soprintendenze del Lazio, con altri Comuni ed enti tra cui il Parco nazionale del Circeo.


VISITE GUIDATE
«Ad oggi ha spiegato il sindaco Francesco Ambrosino le grotte di Pilato vengono visitate senza alcuna regola, in modo selvaggio. Noi vogliamo renderle fruibili nella piena sicurezza, organizzando anche dei percorsi guidati. Ci siamo affidati ad un'associazione riconosciuta e qualificata, che opera a stretto contatto con la Soprintendenza e questo ci dà la garanzia che le cose vengano fatte nel migliore dei modi e nel rispetto della tutela dei beni culturali». Le grotte di Pilato sono una forte attrattiva dell'isola lunata, ma spesso soltanto quale punto di riferimento per farsi il bagno al mare. «E invece raccontano una storia, mista a leggenda, che spazia ha affermato il sindaco Ambrosino - tra una peschiera romana, utilizzata per allevare le murene, e una piscina a scopi ludici sotto la maestosa villa imperiale sulla quale oggi poggia in cimitero di Ponza. Ci sono vasche, percorsi sommersi, passaggi pedonali. Stiamo ragionando per i primi interventi di pulizia e messa in sicurezza e per l'organizzazione in futuro di visite guidate».
MUSEO SUBACQUEO
Davanti alle grotte di Pilato, la scorsa estate sono state rinvenute e recuperate, dai finanzieri sommozzatori della stazione navale di Civitavecchia, delle lastre di terracotta.

Repertate dal servizio Tutela subacquea della soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone e Latina, è stata ipotizzata la loro appartenenza alla villa augustea. «Nel tempo, sono stati rinvenuti numerosissimi reperti di notevole interesse storico ha affermato il sindaco Relitti, anfore, ancore. Il nostro obiettivo futuro è di riportare a Ponza alcuni pezzi trovati sui nostri fondali, che ora sono depositati e custoditi altrove, per farne un museo subacqueo».


LA CONVENZIONE
Sulla base dell'accordo con l'associazione Asso (ente del terzo settore in base alla nuova normativa), rappresentata dal direttore generale Mario Mazzoli, il Comune di Ponza fornirà il supporto logistico per tutti gli interventi condivisi. I tecnici volontari della Asso, svolgeranno le proprie attività a titolo gratuito. Previsto nell'accorso anche l'eventuale assegnazione di contributi per attività specifiche non rientranti nell'accordo di durata quadriennale. «Sebbene operiamo già per conto delle Soprintendenze ha affermato Mazzoli è sempre bene ricercare un'intesa con i padroni di casa. La nostra attività di volontariato deve essere facilitata in un'ottica di collaborazione per fini comuni». L'associazione Asso, in provincia di Latina, ha già stretto rapporti istituzionali con altri enti, tra cui il Comune di San Felice Circeo dove in passato è stata completamente svuotata una cisterna romana in pieno centro storico. «Per l'Ente Parco nazionale del Circeo ha ricordato ieri Mazzoli abbiamo ripulito i fondali marini da reti e nasse. Anche in questo caso la collaborazione istituzionale è stata fondamentale: i biologi del Parco ci indicavano di volta in volta se ci trovavamo di fronte a reti storiche', fatte di canapa, per cui era consigliabile la non rimozione in quanto utili alla costituzione di habitat».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA