Morto Egidio Boldreghini, commosso addio al ristoratore

Morto Egidio Boldreghini, commosso addio al ristoratore
di Serena Nogarotto
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Martedì 28 Dicembre 2021, 05:03 - Ultimo aggiornamento: 08:39

 Il mondo della ristorazione pontina piange Egidio Boldreghini, storico proprietario del ristorante Egidio sulla Pontina. Grande commozione, ieri mattina nella chiesa di San Giuseppe a Borgo Grappa, dove parenti e amici si sono stretti intorno alla famiglia per l'ultimo saluto al noto ristoratore pontino scomparso a ottantasei anni, il giorno della vigilia di Natale. Sono tantissime le persone che in questi giorni hanno voluto esprimere sincero affetto ai familiari, ricordandolo anche sui canali social. Considerato da molti una vera e propria istituzione, un punto di riferimento, non solo per la parte culinaria. Una passione, quella per la ristorazione, che Egidio ha trasmesso ai figli Gianluca e Riccardo, entrambi noti nel settore. È stato proprio il figlio Gianluca ad annunciare la scomparsa del padre con un messaggio pubblicato su Facebook: «Caro papà essere il figlio di Egidio è stato il più grande orgoglio della mia vita. Sei stato un papà meraviglioso con dei valori unici. Mi hai insegnato l'educazione, il rispetto ma soprattutto l'amore per il nostro lavoro con una dedizione unica. Mi sei sempre stato vicino e mi hai sempre supportato e appoggiato in ogni mio desiderio. Papà sarai sempre il mio sostegno e la mia forza! Ti ho amato tanto e ti amerò per sempre, l'esserti stato vicino in questo ultimo periodo mi ha dato una forza che non pensavo mai di avere, con la tua forza, educazione, sensibilità tenacia e costanza hai sempre lottato come hai fatto nel tutto percorso della tua vita».


Egidio Boldreghini, nato a Bolsena il 23 settembre 1935, è cresciuto in una famiglia modesta a Vetralla. «Si è sempre dimostrato diverso, amante della vita, delle scoperte, delle avventure, del lavoro e del fare bene» raccontano i familiari. Nel 1958 arriva giovanissimo a Latina alle Fonderie pontine divenute Catis. Nel 60 conosce Teresa, e tre anni dopo si sposano. La sua attività inizia in quegli anni, hanno un appezzamento di terreno sulla Pontina al km 80, dove decidono di aprire una stazione di benzina. Marito e moglie lavorando giorno e notte. Egidio però non è ancora contento, e decide di offrire ai camionisti un luogo accogliente e confortevole dove trovare un pasto caldo. «Si sono sempre reinventati, Egidio e Teresa, rimboccati le maniche e con entusiasmo ed euforia sono andati avanti per le loro idee» continuano i familiari. La loro cucina casareccia, gustosa e abbondante, conquista i camionisti e non solo. E così, anno dopo anno, la loro piccola trattoria cresce e i tavoli aumentano. Ed è tra quei tavoli che crescono i due figli, Riccardo e Gianluca, cresciuti e svezzati tra pappardelle alla boscaiola e fegato alla veneta. «Egidio raccontano i familiari - era un ottimo padrone di casa, sempre con il sorriso, non ha mai pensato al guadagno ma solo e sempre a dare qualcosa di più ai clienti: le persone che entravano nel suo locale dovevano essere felici e soddisfatte. La sua gratificazione era il loro star bene! Ha lasciato ai suoi figli l'amore e la passione più profonda per questo lavoro, guidandoli e sostenendoli sempre». Per la sua dedizione e sensibilità, Egidio ha ricevuto l'encomio di Cavaliere del lavoro.
Serena Nogarotto
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