Il Riesame dissequestra il centro commerciale di via del Lido, ma il futuro è un rebus

Il Riesame dissequestra il centro commerciale di via del Lido, ma il futuro è un rebus
di Elena Ganelli
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Venerdì 1 Marzo 2024, 11:28

LA DECISIONE

Il Tribunale del riesame di Latina ha dissequestrato il complesso commerciale sito in via del Lido al quale il 13 gennaio scorso i carabinieri del Nipaf avevano apposto i sigilli nell'ambito di una inchiesta della Procura della Repubblica che contesta la legittimità della variante in Q3.
Il collegio composto da Francesca Coculo, Mario La Rosa e Clara Trapuzzano ha quindi accolto il ricorso presentato dai legali di Mario Borrelli, nella qualità di legale rappresentante di Eurospin Lazio spa, Luigi Corica nella qualità di legale rappresentante di Latina Green Building e Mauro Fusano nella qualità di legale rappresentante di Punto Immobiliare disponendo la restituzione della struttura.
Una svolta a sorpresa nell'ambito dell'inchiesta aperta dal sostituto procuratore Giuseppe Miliano che ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati di cinque persone tra tecnici comunali, amministratori delle società proprietarie dell'area e professionisti ai quali viene contestata la lottizzazione abusiva e la realizzazione di lavori privi di autorizzazione paesaggistica. Un primo esame dei ricorsi contro il sequestro davanti al Riesame era avvenuto il 13 febbraio. Secondo gli investigatori l'Ufficio Suap del Comune di Latina avrebbe rilasciato tre diversi titoli edificatori, uno per ciascuna attività commerciale nonostante si trattasse di un progetto unitario le cui dimensioni lo inseriscono tra le grandi strutture di vendita la cui competenza, sotto l'aspetto autorizzativo, è della Regione Lazio.
Inoltre, sempre secondo la Procura, nell'area sarebbero state incluse, illegittimamente, sia aree classificate a verde pubblico che non rientravano nel perimetro della variante Q3, sia aree ove risultava presente un vincolo di inedificabilità assoluta derivante dalla fascia di rispetto della 148 nonché, in relazione agli accessi al centro commerciale.
In questo caso mancano i preventivi nulla osta rilasciati dall'Anas quale ente gestore della strada pubblica. Ulteriore criticità risulta essere l'eliminazione completa di una consistente superficie boscata che preesisteva nell'area prima dei lavori. In seguito a quella udienza i giudici avevano disposto una data, quella del 27 febbraio, per integrare la documentazione chiedendo alla Procura di presentare ulteriori carte. La nuova discussione dunque ha preso in esame tutti gli elementi che hanno portato alla concessione dei tre distinti titoli edificatori per le attività commerciali vale a dire i permessi di costruire del 23 dicembre 2021, del 31 maggio 2022 e del 9 agosto 2022 rilasciati dal Comune di Latina. Quelli dai quali ha preso il via l'indagine che ha portato al sequestro. Ora, dopo l'accoglimento del ricorso degli avvocati Luca e Giuseppe Ciaglia e Massimo Tamburrini la struttura tornerà nella disponibilità dei proprietari, probabilmente già da questa mattina. Ma cosa succederà adesso? Difficile fare una previsione in attesa delle motivazioni della decisione ma da questo momento la vicenda diventa di carattere prettamente amministrativo e sarà il Comune a decidere se e come risolvere la questione dei passi carrabili. In effetti è ancora pendente davanti al Tar un ricorso contro la nota con la quale il Comune di Latina ha disposto l'accertamento dei requisiti di agibilità della struttura in relazione al rilascio di autorizzazione ai passi carrabili avendo l'ente disposto, il 3 dicembre scorso, «la cessazione immediata dell'attività in media struttura di vendita perché priva di titoli autorizzativi all'apertura, nello specifico quelli relativi ai tre passi carrabili concessi in via provvisoria durante la fase di cantiere».
Elena Ganelli
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