Il professore di religione si difende: «Nessun abuso sugli studenti»

Il docente, che insegnava al liceo Scientifico Majorana, è accusato di violenza sessuale aggravata. L'uomo di 49 anni resta agli arresti domiciliari

Il professore di religione si difende: «Nessun abuso sugli studenti»
di Elena Ganelli
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Sabato 15 Luglio 2023, 10:26

«Non ho mai molestato o usato violenza su quei ragazzi, mi sono soltanto mostrato disponibile per essere loro più vicino, per far capire che se avevano bisogno di confidarsi potevano farlo. Ma non ho mai abusato di loro». Si è difeso in questo modo il professore di religione di 49 anni che fino a qualche mese fa insegnava al liceo scientifico Majorana di Latina. Da martedì è agli arresti domiciliari con le accuse di violenza sessuale e tentata violenza sessuale aggravata su alcuni suoi studenti, tutti minorenni, ieri ha risposto al giudice durante l'interrogatorio di garanzia in Tribunale.

L'uomo, assistito dall'avvocato Donatello Donofrio del foro di Roma, è comparso davanti al giudice per le indagini preliminari Giuseppe Molfese, quello che accogliendo la richiesta del procuratore aggiunto Carlo Lasperanza titolare dell'indagine, ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell'insegnante ed ex diacono, sospeso dalla Curia a gennaio scorso quando era stato iscritto nel registro degli indagati. Il 49enne rispondendo alle domande del magistrato ha negato tutti gli episodi che gli investigatori gli contestano: il primo con abusi sessuali su uno studente al quale aveva dato appuntamento all'interno dell'istituto, gli altri tre che sono stati soltanto approcci perché le vittime hanno opposto resistenza. E ha voluto anche fornire una giustificazione rispetto al suo approccio con i ragazzi spiegando che il suo comportamento era un modo per mostrarsi disponibile e per essere vicino ai ragazzi, per far capire loro che se avevano un problema o sentivano l'esigenza di confidarsi con lui potevano farlo. Ma ha respinto le accuse di violenza sessuale che la Procura invece gli contesta alla luce delle denunce e delle testimonianze raccolte dalle sue vittime.

LE FOTO

Nel corso dell'interrogatorio si è anche parlato delle fotografie pedopornografiche trovate in suo possesso e lui si è giustificato raccontando di averle scaricate ma di avere provveduto poi a cancellarle. In realtà gli investigatori sono riusciti a recuperare il materiale dalla memoria del suo telefono cellulare così come sono agli atti quelle che inviava ad alcuni suoi studenti. Secondo gli investigatori del Comando provinciale dei carabinieri che hanno condotto l'inchiesta, approfittando del suo ruolo di insegnante di religione, l'uomo aveva instaurato un rapporto confidenziale con alcuni alunni e con loro aveva poi avviato un intenso rapporto telematico attraverso i social con messaggi e comunicazioni sempre a sfondo sessuale. Fino a quando i ragazzi non si sono insospettiti per attenzioni che avevano chiaramente un interesse sessuale e hanno bloccato ogni comunicazione con il prof. Il docente peraltro anche in passato avrebbe utilizzato il suo ruolo in diverse attività per tentare approcci con ragazzi minorenni. A conclusione dell'interrogatorio la difesa non ha presentato al giudice istanze per chiedere una misura cautelare diversa. Quindi il 49enne resta agli arresti domiciliari.
 
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