Accuse al personal trainer
ascesa e caduta di Marsella

L’imprenditore di 29 anni incastrato anche dalle microcamere e da una perizia

Biagio Marsella personal trainer di Fondi Latina arrestato
di Mirko Macaro
3 Minuti di Lettura
Lunedì 22 Aprile 2024, 04:30

Il caso delle presunte violenze sessuali compiute, secondo le accuse, da un fisioterapista che fisioterapista non era, continua a tenere banco. A Fondi, la città che ospita la palestra-studio del 29enne indagato, Biagio Marsella, da venerdì agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, continua a regnare lo stupore. Come pure nel resto del comprensorio, dato che diversi frequentatori del centro in cui si sarebbero consumati gli abusi – nel frattempo posto sotto sequestro cautelare – provengono dai comuni limitrofi. Qualcuno, tra chi ha usufruito dei suoi servizi o comunque conosce il 29enne, si dice «allibito». «Le accuse sono davvero pesanti, non ci spieghiamo una cosa simile», dicono altri. «La palestra è frequentata da tantissime persone e ci lavora anche la fidanzata». Un fulmine a ciel sereno, insomma.

Ma c’è anche chi racconta che dal momento in cui Marsella ha rilevato l’attività dalla precedente gestione, nel 2021, più di qualche cliente aveva deciso di abbandonare. A quanto pare, qualcuno si era allontanato dopo aver percepito un cambio di «approccio professionale» rispetto al passato. Pensieri, parole e sensazioni anche contrastanti, a cui si affianca l’attività della guardia di finanza della Compagnia locale, protrattasi per circa un anno, a partire dall’inizio del 2023.

Un’inchiesta che vede il 29enne personal trainer e imprenditore nativo di Gaeta indagato sia per esercizio abusivo della professione di fisioterapista, che per violenza sessuale nei confronti di diverse clienti, compresa una minorenne. Delle otto giovani identificate che nel tempo si erano sottoposte ai trattamenti professionali senza titolo, lo hanno denunciato in quattro. Stando al quadro emerso agli occhi dei militari del comandante Diego Lauretti e della Procura pontina, corroborato da elementi raccolti grazie a delle microcamere e da una perizia, le vittime avrebbero subito “visite” quantomeno invasive. Nella maggior parte dei casi sarebbero state sottoposte a palpeggiamenti, ma tra le accuse messe a verbale figura anche un rapporto completo.

Tutto, hanno evidenziato le Fiamme gialle del Comando provinciale, «senza consenso e facendo leva sulle fragilità psicologiche e fisiche delle donne, carpendone la fiducia». Solo «calunnie» in serie, per la fidanzata dell’indagato, sicura che a breve saprà dimostrare l’assoluta estraneità da ogni contestazione.

Una figura dinamica e poliedrica, quella di Marsella. Un giovane imprenditore con interessi in diversi campi, da quello della ristorazione a quello agricolo, e che nel recente passato è stato inoltre impegnato nel settore delle agenzie turistiche. Ma il principale campo d’azione è senz’altro quello sportivo e del benessere fisico, un’attività da personal trainer anche per soubrette come Francesca Cipriani, poi allargata al benessere emotivo. «Wellness coach» e «bodymind trainer» attivo sia in provincia di Latina che nel frusinate, a Cassino, il 29enne si descrive come un «formatore e preparatore di top manager, noti personaggi del mondo dello spettacolo e atleti di livello internazionale», definendosi «uno specialista del movimento e dell’educazione psicofisica». Assicurava «programmi personalizzati mirati, finalizzati al raggiungimento di uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale in ottica scientifica», spiegando di aver formato la propria professionalità attraverso «studi, ricerche, accademie e continua formazione, diventando così istruttore del Coni con la successiva iscrizione al registro europeo dei professionisti dell’attività fisica».Per formarsi, diceva nel 2021, aveva inoltre avviato un percorso in Svizzera da un esperto di medicina antiaging. Marsella raccontava pure di aver ideato un metodo tutto suo, il «Mesp, che lavora sulla mente, l’emotività, la spiritualità e il fisico, finalizzato al raggiungimento di un livelli di prestazione elevatissimo e la massima efficienza mentale». Un mondo per il momento che si è arenato tra le secche dell’inchiesta sfociata negli arresti domiciliari.

© RIPRODUZIONE RISERVATA