Latina, il piano di Omar Sarubbo per ricostruire il Pd

Latina, il piano di Omar Sarubbo per ricostruire il Pd
di Andrea Apruzzese
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Domenica 27 Febbraio 2022, 10:58

Il rilancio del ruolo delle donne e dei giovani; l'attenzione alle fasce deboli, rese ancora più fragili dalla pandemia; la militanza e il ruolo dei circoli; il saper comunicare come deve fare il Pd; le alleanze e il campo largo, ma che «sia comunque del centrosinistra che si contrappone alle destre populiste e conservatrici». E poi i rifiuti, il turismo, il rilancio del territorio provinciale pontino, «salvaguardando i livelli occupazionali delle industrie del chimico-farmaceutico». Eccolo, il programma di Omar Sarubbo, acclamato ieri segretario provinciale del Pd di Latina, nel congresso provinciale in cui è stato anche proclamato presidente Matteo Marcaccio. Sarubbo prende in mano il partito dopo la tempesta giudiziaria dei concorsi Asl in cui è rimasto coinvolto il suo predecessore Claudio Moscardelli; un partito ancora prima devastato dai vortici di correnti e personalismi.


IL RUOLO
Non sarà un ruolo facile, quello di Sarubbo, nel ricostruire un partito che deve ritrovare capacità di confronto interno e dialogo esterno, ma quando gli è stato chiesto di assumere la segreteria, «un rifiuto non me lo sarei mai perdonato». Ne è consapevole, quando osserva che «dobbiamo completare la formazione degli organismi di governo del partito, dove valorizzeremo la presenza delle donne e recupereremo una rappresentanza territoriale». E ricorda che «siamo un partito responsabile che guarda ai cittadini, che non cerca di lucrare preferenze sulla loro pelle: cercare scorciatoie elettorali sarebbe la tomba di ciò che siamo. Alla lunga pagano anche le battaglie impopolari e il senso del riformismo sta anche in questo». Elenca poi i temi principali da affrontare, come «una piattaforma per il benessere della crescita dei nostri piccoli, che soffrono più di altri questa stagione asociale della pandemia».


SANITÀ
Sarubbo dedica un lungo passaggio alla sanità, ringraziando gli operatori del comparto per quanto fatto nella pandemia, ma soprattutto rilanciando i progetti per i nuovi ospedali e affermando che «è urgente e prioritario investire nella ricerca, e, in un territorio come questo, nel chimico-farmaceutico, salvaguardando tutti i posti di lavoro», cosi come è «prioritaria la stabilizzazione dei precari della sanità».


PNRR
«Le misure del Pnrr - aggiunge poi - rappresentano una stagione di investimenti senza precedenti, in ogni campo.

Ci attende un lavoro straordinario per il rilancio dei territori, occorrerà un impegno forte e costante per mettere in rete tutti i rappresentanti istituzionali, come servirà un gruppo di lavoro prettamente indirizzato alle politiche Ue e al Pnrr, che guidi e costruisca reti per le call europee. Ma occorrerà anche accendere un faro sulle mani di chi gestisce i fondi, con rigore e onestà indiscutibile: è l'ente pubblico, che sceglie i professionisti migliori, e non il contrario». Parla poi della necessità di «estirpare il cancro della criminalità che per decenni ha infettato il territorio e tenere sempre alta la soglia di attenzione deve essere una battaglia comune». Accenna alle «battaglie non facili», come l'autostrada Roma-Latina («Si prenda una decisione, qualunque essa sia, almeno poi si volta pagina e si ricomincia»), o come i rifiuti («Una provincia ha il dovere di essere autosufficiente e i cittadini devono superare la logica del non nel mio giardino»).


Sul palco si susseguono poi gli interventi, da quello del sindaco, Damiano Coletta, secondo cui «Sarubbo ha la capacità di essere pragmatico tenendo la barra dritta e guardando sempre a valori come il bene comune», a quello del vice segretario regionale del Pd, Renzo Foschi, per il quale «tre sono le parole d'ordine: unità, radicamento, partecipazione», a quella dell'ormai ex commissario Matteo Mauri, per il quale «dobbiamo essere consapevoli delle nostre responsabilità, del lavoro che ognuno di noi mette in campo».

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