Qual è l'obiettivo primario del tuo marchio? Cosa vuoi fare per le donne che acquistano i tuoi capi?
La mia massima ambizione è di liberare le donne dalla schiavitù delle tendenze. Ogni cliente è una persona irripetibile: quindi, i miei capi devono dimostare a quella persona che è lei a essere bella e preziosa. I miei capi, inoltre, amo definirli democratici laddove la sartorialità sapiente esalta ogni tipo di fisicità. L'eleganza non è una questione di taglie.
Il tuo flagship è uno spazio dove proponi servizi particolari...
È uno spazio che io amo moltissimo, perché dà molto spazio e risalto alle collezioni – pieno di aria e luce. Ancora meglio del mio primo flagship store, si presta a quel complesso di eventi (feste, presentazioni di libri, degustazioni) che porto avanti da anni per creare un dialogo concreto con la clientela. Inoltre, è lo spazio ideale per le mie attività On Demand – esperienze esclusive e personalizzate, che spaziano dalla consulenza di immagine ai defilè privati. Negli ultimi anni ho anche sperimentato – sempre per il retail – il Pop-Up Store e devo dire che è una modalità che mi diverte molto. Non è semplice trovare lo spazio/partner giusto, ma una volta individuato, l’esperienza è sempre molto creativa e affascinante.
Ci descrivi meglio questa tipologia di servizio on demand?
Sono tre, in realtà, i servizi proposti: Vip Access, che consente alle clienti esigenti, non solo di avere un accesso all'atelier a porte chiuse con il servizio di pick up, ma anche, per l'appunto, il poter assistere a una sfilata privata, evento che si potrebbe richiedere anche a domicilio. Questo servizio si aggiunge a quello di image consulting e Date the designer, ovvero l'incontro vis-à-vis con me che presto consulenza alle clienti per scegliere l'abito giusto e gli accessori per ogni occasione, dal matrimonio al primo appuntamento o a un colloquio di lavoro. Ed è un servizio molto apprezzato poiché di supporto a indossare gli abiti giusti che ci valorizzino in situazioni speciali.
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