Richter: dalla pittura al disegno fino al cinema,
in mostra il ritmo dell'Avanguardia

Richter, Orchestration der Farben, Blauer Mann (Kunsthaus Zurich), Dragonfly - Hans Richter Estate
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Venerdì 19 Settembre 2014, 14:20 - Ultimo aggiornamento: 25 Settembre, 21:24
LUGANO - Dopo le tappe di Los Angeles, Metz e Berlino arriva al Museo d'Arte di Lugano, fino al 23 novembre 2014, la mostra "Hans Richter - Il ritmo dell'Avanguardia". Si tratta di un'ampia retrospettiva dedicata all'artista tedesco, ricca di quasi 200 opere tra pitture, disegni, fotografie, film, libri e riviste.



La mostra, a cura di Elio Schenini, conservatore del Museo Cantonale d'Arte e Timothy Benson, curatore del Rifkind Center di Los Angeles, è stata organizzata dal County Museum di LA e dal Centre Pompidou di Metz, in collaborazione con il Museo di Lugano.



Figura di spicco dell'avanguardia del secolo scorso, Hans Richter ha esercitato il suo talento e la sua creatività in un'infinita varietà di campi - dalla pittura al disegno, dal cinema alla scrittura, dall'editoria all'insegnamento - battendosi sempre strenuamente per affermare i valori di quella rivoluzione modernista che ha segnato in maniera indelebile la prima metà del Novecento.



Dopo gli esordi espressionisti nella Berlino dei primi anni dieci, tra il 1916 e il 1918 Richter è stato, accanto a Tzara, Ball, Arp e Janco, uno dei protagonisti della straordinaria stagione del Dadaismo zurighese e negli anni immediatamente successivi uno dei pionieri del cinema astratto, tanto da divenire nella seconda metà degli anni Venti figura chiave delle sperimentazioni filmiche in ambito artistico.



Dispiegandosi cronologicamente attorno alle fasi principali che segnano l'avventura artistica di Richter, il percorso espositivo, che include opere di artisti quali Arp, Eggeling, Janco, Jawlensky, van Doesbourg, Moholy Nagy e Man Ray, offre l'opportunità di confrontarsi con le grandi tematiche che hanno percorso le avanguardie del Novecento e di ripercorrere alcune delle esperienze fondamentali che hanno segnato la storia dei rapporti tra pittura e cinema nel secolo scorso.

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