Pesaro, «Dammi i soldi che mi spettano» e il kebabbaro lo prende a sediate

Il tribunale di Pesaro
di Emy Indini
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Mercoledì 7 Ottobre 2015, 05:41 - Ultimo aggiornamento: 12:04
PESARO - "Voglio i miei soldi, dammi ciò che mi spetta". Non ha fatto in tempo nemmeno a finire la frase che il suo ex datore di lavoro lo ha preso a sediate in faccia. Un colpo secco, violento e ben mirato sul volto di quell'uomo che, per qualche settimana, lo avrebbe aiutato nel suo locale. E' successo lunedì pomeriggio alla kebabberia di via Cavour in pieno centro.

A perdere le staffe è stato il gestore, un pakistano che non aveva nessuna intenzione di pagare nemmeno un euro al suo ex aiutante. Stando a quanto ricostruito dalla polizia quest'ultimo, anche lui di origini pakistane, dopo aver atteso invano lo stipendio che gli spettava per un presunto lavoro svolto nel locale (la vicenda è ancora da chiarire), ha deciso di prendere di petto la situazione e di affrontare a muso duro il titolare della kebabberia. Non si sa ancora se la vittima dell'aggressione fosse stata assunta regolarmente (saranno gli accertamenti in corso a dirlo), fatto sta che, a lavoro finito, sempre a suo dire, non gli sarebbe stata pagata la somma pattuita. Da qui, il faccia a faccia tra i due nel locale, iniziato prima con uno scontro verbale e finito, poi, con la sediata in faccia. E' stata questione di una frazione di secondi: il titolare della kebabberia, durante il litigio in cui uno chiedeva i soldi e l'altro gli urlava di andarsene perchè non avrebbe avuto nemmeno un euro, ha afferrato una sedia per una gamba e ha colpito in pieno volto il suo ex aiutante. Un colpo così violento da fracassargli mezza faccia, lasciandolo tramortito per terra. A quel punto diversi passanti sono intervenuti per chiamare ambulanza e forze dell'ordine. Sul posto, in pochissimi minuti sono arrivati il 118 e due Volanti della Questura pesarese i cui agenti hanno ammanettato l'aggressore, ancora in evidente stato di agitazione. Il pakistano colpito, invece, è stato prima portato al San Salvatore e poi trasferito all'ospedale Torrette di Ancona a causa delle gravi fratture scomposte al volto. Oggi verrà sottoposto a un delicato intervento di chirurgia maxillo facciale. La sua prognosi è di 30 giorni. Inevitabile per il titolare della kebabberia l'arresto con l'accusa di lesioni gravissime. Dopo la convalida di ieri mattina, il giudice ha disposto i domiciliari in attesa della direttissima di domani.

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