Vini, commando di incappucciati sferra l'attacco alla Umani Ronchi

Vini, commando di incappucciati sferra l'attacco alla Umani Ronchi
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Martedì 2 Dicembre 2014, 10:18 - Ultimo aggiornamento: 19:52
ANCONA - Commando di incappucciati sferra l'attacco alla Umani Ronchi, celebre azienda produttrice di vini di Osimo (Ancona).

Il blitz, tenuto segreto dalle forze dell'ordine, sabato all'alba. Una banda composta da ben sei malviventi, come testimonierebbero le immagini della videosorveglianza, ha prima colpito l'azienda vinicola lungo al Statale Adriatica, poi hanno tentato di fare irruzione anche nel punto vendita lungo via San Giorgo, poco sopra la fabbrica, dove abita il patron Massimo Bernetti.



Un assalto vero e proprio verso le 4,30 di sabato mattina, giorno di chiusura della nota azienda osimana che produce vini di pregio. I banditi hanno scavalcato la cancellata principale, poi hanno forzato la porta finestra sul lato sinistro del magazzino. Sono quindi entranti nella fabbrica e negli uffici, alla ricerca di soldi e oggetti di valore. Nessun documento o file sensibile è stato trafugato dal reparto amministrativo, e nessun imballaggio con fusti e plichi di vino pronti alla consegna è stato rubato.



I ladri hanno però trovato una cassaforte con dentro qualche centinaia di euro. Magro dunque il bottino, anche perché con l'allarme partito regolarmente il tempo per cercare altri contanti era poco. Alla ricerca del colpaccio i ladri sono scappati dalla fabbrica ma non si sono arresi. Gli stessi che avevano colpito la sede amministrativa e produttiva hanno proseguito il raid nella casa di Bernetti, fondatore di Umani Ronchi, lungo via San Giorgio, la stradina interpoderale che collega via Colle San Biagio a via Sbrozzola.



Accanto alla sua abitazione c'è anche uno dei punti vendita e lì i ladri hanno tentato di entrare verso le 4,50, subito dopo il raid in fabbrica. Sono passati per il campo sul retro dell'azienda e facendo qualche centinaia di metri a piedi nel buio, fra le vigne, hanno raggiunto il punto vendita su via San Giorgio. Qui hanno rotto la recinzione perimetrale per entrare nel cortile. Ma resisi conto dell'antifurto a raggi infrarossi hanno desistito, anche perché nel frattempo la vigilanza privata era arrivata nel piazzale dell'azienda lì sotto, dove ormai da una decina di minuti era scattato l'allarme.



Col pericolo che la vigilanza e i carabinieri intuissero che il blitz fosse proseguito anche nel punto vendita, i ladri hanno preferito scappare, con in mano poca roba se non qualche centinaio di euro, ma evitando le sirene della sicurezza alle calcagna fra la campagna osimana.
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