Civitanova, registro delle coppie di fatto
Costamagna: «Entro aprile il via libera»

Civitanova, registro delle coppie di fatto Costamagna: «Entro aprile il via libera»
di Simoen Ronchi
2 Minuti di Lettura
Giovedì 12 Marzo 2015, 16:12 - Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 13:46
CIVITANOVA - Sull’istituzione del registro delle unioni civili e delle coppie di fatto, anche dello stesso sesso, la maggioranza ci riprova sperando che sia la volta buona, dopo varie frenate e ritardi. La questione ultimamente ha avuto aperture e riconoscimenti persino da Giunte di centrodestra, come è successo a Verona col sindaco leghista Tosi. L’avvio dell’iter per riconoscere unioni civili e coppie di fatto è stato annunciato diverse volte dall’amministrazione del sindaco Corvatta, ma finora non è stata concretizzato. Lunedì prossimo in commissione consiliare affari istituzionali la proposta torna d’attualità.



«E’ vero siamo in ritardo sull’istituzione del registro - ammette il presidente del Consiglio comunale Ivo Costamagna, relatore della proposta – e in parte me ne assumo la responsabilità. Abbiamo atteso un atto legislativo del Governo Renzi. Dato però che la normativa nazionale sulla materia continua a slittare insieme al presidente della commissione preposta Belinda Emili abbiamo deciso di riportare la questione all’attenzione della città e di fare comunque la nostra parte come amministrazione comunale. Dopo la discussione in commissione il punto passerà in maggioranza e quindi approderà in Consiglio. Auspico che si possa arrivare all’approvazione già entro il mese di aprile».



Costamagna è consapevole che si aprirà un dibattito nella politica cittadina. «In maggioranza non sono emersi contrasti o distinguo. Ritengo che i consiglieri del centrosinistra possano sostenere serenamente l’argomento. Auspico che ci possa essere un confronto costruttivo col centrodestra, anche se finora gli appelli volti ad instaurare un clima politico pacato sono caduti nel vuoto. Visti i precedenti dubito che con la destra cittadina si possa discutere serenamente del riconoscimento delle coppie di fatto. L’amministrazione comunque andrà avanti».



Intanto, dopo l’entrata in vigore della nuova normativa che permette di separarsi o divorziare nel Comune di residenza, a Palazzo Sforza sono stati affrontati i primi 2 casi. La disciplina è semplificata rispetto a quella del Tribunale e non prevede assistenza legale obbligatoria. E’ però applicabile in casi limitati. La coppia non deve avere figli minori a carico o figli maggiorenni portatori di handicap e non indipendenti economicamente. Inoltre il divorzio o la separazione in Comune non è possibile se ci sono questioni patrimoniali da dirimere.