Falconara, disdetto il contratto di lavoro nazionale: lavoratori del Bignamini in agitazione

Falconara, disdetto il contratto di lavoro nazionale: lavoratori del Bignamini in agitazione
di Micol Sara Misiti
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Sabato 10 Ottobre 2015, 15:43 - Ultimo aggiornamento: 11 Ottobre, 11:52
ANCONA - Centinaia di lavoratori in protesta contro la decisione della Fondazione Don Gnocchi di procedere alla disdetta del contratto nazionale di lavoro. Una scelta che coinvolge circa 70 lavoratori dipendenti dell'Istituto Bignamini di Falconara, che è entrato a far parte della Fondazione dal 1989. Non solo. La decisione, infatti, ricade anche sui lavoratori degli altri sette ambulatori territoriali "Bignamini-Don Gnocchi": 3 ad Ancona (Torrette, via Rismondo e via brecce Bianche) e gli altri a Senigallia, Osimo, Camerano e Fano.



La disdetta del contratto riguarda quindi circa 120 lavoratori in tutta la regione e le segreterie regionali di Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl annunciano iniziative di mobilitazione. "La situazione è decisamente peggiorata - denunciano i sindacati - già quattro mesi fa avevamo dichiarato lo stato di agitazione dei lavoratori in seguito alla scelta della Direzione di Falconara, di procedere nonostante espressa diffida, con l’affidare l’assistenza diretta ai pazienti di un intero reparto (Unità speciale), al personale fornito da una società cooperativa, anziché a quello direttamente dipendente dalla struttura. Adesso è arrivata in modo dirompente la decisione della Direzione Generale del Don Gnocchi di Milano di procedere alla disdetta del contratto nazionale di lavoro sinora applicato. Tra l'altro questa grave decisone si inserisce in un momento in cui il Governatore Ceriscioli ha comunicato l’intenzione di voler spostare ulteriori finanziamenti verso le società private della sanità, già beneficiarie in questi ultimi anni di continui e costanti incrementi di budget".