A finire in manette è N.I., 24 anni, residente a Torre San Patrizio. Secondo fonti ufficiali si tratta di un individuo con precedenti. L'arresto è avvenuto su ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal gip Marcello Cozzolino, che ha accolto la richiesta formulata, all'esito delle indagini, dal procuratore della Repubblica Domenico Seccia, che ha gestito personalmente il fascicolo di indagine alimentato dai carabinieri della stazione di Porto Sant'Elpidio e da quelli del norm della compagnia di Fermo.
La maestra era stata aggredita all'interno di un locale della scuola dopo che la sua attenzione era stata richiamata da rumori che provenivano dal guardaroba. L'intento della giovane maestra era quello di vigilare sugli abiti di genitori e bambini che si trovavano nell'istituto per una recita. Aggredita alle spalle, la maestra ventisettenne aveva tentato inutilmente di divincolarsi, andando a battere violentemente il capo contro la finestra. Dopo attimi di terrore era riuscita in qualche modo a far desistere l'assalitore che si era a quel punto dato alla fuga a piedi.
Immediato l'allarme e la ragazza veniva soccorsa e trasportata all'ospedale civile di Fermo. Le venivano riscontrate una serie di contusioni con ferite escoriate diffuse, un forte trauma cranico, una ferite alla regione occipitale, al collo e alle braccia, con una prognosi iniziale di quindici giorni. Determinante per permettere ai carabinieri di risalire all'aggressore una telecamera istallata nei pressi della scuola, che consentiva l'estrapolazione di un'immagine del volto dello stesso. Una testimonianza raccolta a Monte Urano ha fatto il resto. Quindi l'arresto disposto dal giudice. Si procede per i reati di violenza sessuale e sequestro di persona.
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