BENEVENTO
Aggiungi un posto (anzi, due) alla cinquina. Nel corso di una serata in diretta su Raiplay e Rai Cultura e condotta da Stefano Coletta, (per il secondo anno di seguito al Teatro Romano di Benevento) sono stati nominati sette finalisti al Premio Strega: Mario Desiati con Spatriati (Einaudi) 244 voti; Claudio Piersanti, Quel maledetto Vronskij (Rizzoli) 178 voti; Marco Amerighi, Randagi (Bollati Boringhieri) 175; Veronica Raimo, Niente di vero (Einaudi) con 169; Fabio Bacà, Nova (Adelphi) e Alessandra Carati, E poi saremo salvi (Mondadori) ex aequo con 168 voti; Veronica Galletta, Nina sull’argine, (Minimum Fax) con 103 voti. A presiedere il seggio Emanuele Trevi,
vincitore dello Strega 2021.
Accedono alla finale in sette anziché in cinque (non era mai successo dal 1947) in virtù della parità Carati-Bacà, e secondo il regolamento di votazione (articolo 7) che prevede «almeno un libro pubblicato da un editore medio-piccolo». Bollati Boringhieri (oggi del Gruppo Mauri Spagnol) non è considerato tale. Minimum Fax, invece, sì: piccola ma solida realtà romana, riesce a entrare in finale con Veronica Galletta, classe 1971, ingegnere idraulico come la sua protagonista, Caterina detta Nina: «È il mio alter ego», spiega sul palco.
Desiati parte in quarta
Hanno espresso la propria preferenza 593 tra voti singoli e voti collettivi, su 660 aventi diritto. Esclusi Mordi e fuggi di Alessandro Bertante, Divorzio di velluto di Jana Karšaiová, Stradario aggiornato di tutti i miei baci di Daniela Ranieri, Storia aperta di Davide Orecchio, Il cannocchiale del tenente Dumont di Marino Magliani.
Da segnalare anche il ritorno dopo 33 anni di Adelphi in competizione con Bacà, al suo secondo romanzo dopo Benevolenza cosmica.
La serata si è aperta sulle note di Nessun dorma, con il saluto del sindaco Clemente Mastella. «Facciamola bisestile ma facciamola - ha invocato - la finalissima dello Strega a Benevento», ma la serata si terrà invece il prossimo 7 luglio al Museo etrusco di Villa Giulia, a Roma come da tradizione. Poi gli incontri con i dodici candidati. La «prima generazione dopo la decrescita» di Amerighi. Il «romanzo sulla viltà» di Bacà. «La ricerca disperata per capire l’amata» di Piersanti: il secondo posto per il suo tipografo innamorato non era affatto scontato. Tutti, alla fine, protagonisti. Comunque vada, lo Strega «può cambiare la vita», nota Melania Mazzucco, presidente del Comitato direttivo.