Club, il club per bibliofili più antico d'America, che quest'anno ha compiuto cento anni.
"Miniature books", la mostra dei libri più piccoli del mondo, è stata organizzata dalla stessa Pistner e dall'esperto olandese Jan Storm van Leeuwen, ex curatore delle legature rare alla Biblioteca Reale dell'Aja. La maggior parte dei libriccini esposti in un piccolo salone del Grolier stanno comodamente nel palmo di una mano, alcuni di pochi centimetri e uno, realizzato in Giappone, non più grande del punto alla fine di questa frase.
Il più antico è una tavoletta cuneiforme del 2300 avanti Cristo, il più recente è stato pubblicato appena un anno fa. La mostra ha aperto mentre all'Armory di Park Avenue era in corso la Fiera del Libro Antiquario, una delle più importanti in assoluto, con espositori venuti da tutto il mondo tra cui dall'Italia, Alessandro Borgato, la Borromini e Philobiblon di Roma, il Cartiglio e Pregliasco di Torino, Mediolanum a Milano, Giuseppe Solmi di Ozzano Emilia.
Impossibile farsi dire dalla Pistner quali siano i suoi libri preferiti, ma la collezionista indica alcuni esempi di
arte della legatoria italiana tra cui un libro di preghiere commissionato a Gregorio Andreoli da Camillo Rospigliosi, fratello di Papa Clemente IX e una legatura d'oro di un libriccino di salmi di fine Cinquecento: firmata da Nicolaus Misserinus con le composizioni di San Francesco che riceve le stimmate e l'Adorazione dei Magi dipinti su foglia d'argento sul verso della copertina di cristallo di rocca. Pat Pister fa risalire la sua passione per I libri in miniatura a quando era bambina a Chicago e a una casa di bambole che la nonna le
regalò quando aveva sei anni: «Immaginavo i loro piccoli mondi e questo mi ha fatto nascere la passione del design, per l'arte, l'architettura che mi ha accompagnato tutta la vita».
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