A Latina da domani la teca con i resti della macchina della scorta di Giovanni Falcone

A Latina da domani la teca con i resti della macchina della scorta di Giovanni Falcone
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Martedì 26 Novembre 2019, 11:08 - Ultimo aggiornamento: 19:22
Domani, mercoledì 27 novembre, alle 15 in piazza del Popolo a Latina, sotto il porticato dell’Intendenza di Finanza, si svolgerà la cerimonia di inaugurazione della Teca che custodisce i resti della Croma blindata su cui viaggiavano gli uomini della scorta di Giovanni Falcone: Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.
A rimuovere il telo che copre la Teca saranno Tina Montinaro, moglie del caposcorta Antonio, il Prefetto di Latina Maria Rosa Trio, il Questore Rosaria Amato, il sindaco Damiano Coletta, il Presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Gianpiero Cioffredi e il vice Presidente della Giunta Regionale, Daniele Leodori. Parteciperanno alla cerimonia il comandante provinciale carabinieri colonnello Gabriele Vitagliano, il comandante provinciale della Guardia di Finanza colonnello Michele Bosco e una rappresentanza della Procura della Repubblica e del Tribunale di Latina.

L’esposizione della Teca, che arriva nel capoluogo pontino per la prima volta, è stata promossa dal Comune di Latina, dalla polizia di Stato e dalla Regione Lazio e potrà essere visitata tutti i giorni dal 27 novembre al 3 dicembre.
La cerimonia di inaugurazione sarà preceduta alle 11 da un incontro di Tina Montinaro con gli studenti al liceo G.B. Grassi di Latina. Nel corso del dibattito l’attrice Annalisa Insardà reciterà il monologo “Le Scorte”. Obiettivo della mostra è quello di raccontare la storia di chi viaggiava su quell'auto, i ragazzi della "Quarto Savona 15" (nome in codice della scorta), la storia di un viaggio, quello della Croma blindata che il 23 maggio 1992, colpita in pieno dalla deflagrazione del tritolo, fu ritrovata nel tardo pomeriggio di quel giorno distrutta in un uliveto a diverse centinaia di metri di distanza dal luogo dell'attentato.
La storia di questo viaggio è la storia di un percorso che non finisce sotto il tritolo, ma che continua ancora oggi grazie all’impegno della polizia di Stato e di Tina Montinaro, che permette a quell'auto di percorrere ulteriori chilometri in tutto il Paese per affermare il valore della memoria e dell’impegno contro la criminalità organizzata. ”La Quarto Savona 15” rappresenta un monito perenne per non dimenticare la strage di Capaci e tutte le vittime innocenti delle mafie.
 
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