Non solo Elio Persico è risultato positivo al drug test e all’alcol test, ma stava pilotando il motoscafo tenendo il cellulare in mano. Sarebbe stata proprio questa la distrazione fatale che giovedì pomeriggio ha portato il giovane skipper a schiantarsi contro il veliero turistico Tortuga, nello specchio di mare compreso tra il Fiordo di Furore e il Capo di Conca, al largo della Costiera Amalfitana. «Stava sempre al telefono», ha raccontato ai soccorritori Mike White, il marito della 45enne newyorkese caduta in acqua per la violenta collisione e deceduta poco dopo sul molo del porto di Amalfi a causa delle ferite riportate. Persico, 30enne originario di Massa Lubrense, è indagato a piede libero dalla Procura di Salerno per omicidio colposo e naufragio colposo.
LA DINAMICA
Dalle testimonianze raccolte finora nell’indagine condotta dalla Guardia Costiera di Salerno, emerge che è stato il gozzo di 6 metri a tagliare la strada al veliero di 40 metri, a bordo del quale c’erano 5 membri dell’equipaggio e 80 turisti americani e tedeschi che stavano festeggiando un matrimonio. Lo scafo più piccolo ha impattato con la fiancata destra contro quella sinistra del veliero. Entrambe le imbarcazioni andavano nella stessa direzione: ossia verso Nerano.
Inoltre è risultato positivo sia al drug test - aveva infatti fatto uso di cocaina - sia all’alcol test. I valori della droga nel sangue sono bassi e per questo motivo la Procura, guidata da Giuseppe Borrelli, ha disposto ulteriori approfondimenti per capire quanto tempo prima dell’incidente abbia fatto uso di sostanza stupefacente. Il 30enne è ricoverato al San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno dove, nella giornata di ieri, è stato sottoposto anche ad ulteriori accertamenti diagnostici per verificare che non abbia riportato lesioni o fratture importanti avendo alcune costole incrinate e lesioni al bacino. Nello stesso ospedale è ricoverato anche Mike White. L’uomo è stato sottoposto a un intervento a una clavicola, mentre i loro due figli (rimasti miracolosamente illesi) sono tornati a Massa Lubrense, affidati momentaneamente alla proprietaria della “Villa Giulia” a Sant’Agata dei Due Golfi che i genitori avevano preso in affitto, in attesa che il nonno arrivi dagli Stati Uniti. La salma di Adrienne Vaughan, al momento sequestrata, è invece stata ricomposta e custodita presso l’obitorio dell’ospedale Fucito di Mercato San Severino.
BARCHE SEQUESTRATE
Le due imbarcazioni intanto sono state sottoposte a sequestro: il veliero trasferito al molo di Salerno già nella serata di giovedì, mentre il gozzo, semi affondato, è stato recuperato nella giornata di ieri e trainato nel porto di Amalfi. Con il marito e i suoi due figli, Leanna e Mason, la donna, presidente Usa della casa editrice Bloomsbury famosa soprattutto per la pubblicazione della celebre serie di romanzi fantasy “Harry Potter”, soggiornava tra la Costiera Amalfitana e la Penisola Sorrentina per trascorrere alcuni scampoli di vacanze, dopo una prima tappa a Roma. E le immagini di quei momenti felici nella Capitale compaiono sul profilo di Mike White. All’uomo è stato prestato supporto anche psicologico. Sono stati sentiti dai militari della Guardia Costiera di Salerno per circa tre ore anche i turisti del Tortuga, per raccontare ciò che hanno visto prima dell’arrivo dei soccorsi. Per fortuna, a bordo del veliero, vi erano due medici inglesi che si sono immediatamente presi cura dei feriti e dei due bambini.
E a restituire qualche dettaglio sulla cinematica dell’incidente in mare sono i video girati dagli invitati al pre wedding organizzato sul veliero. Immagini che mettono i brividi e in cui compare la 14enne americana in mare, impaurita, mentre le lanciano salvagenti. Si vede anche una vistosa falla sulla parte destra del motoscafo.