Ragazza 15enne si butta dal ponte sul Savena, salvata dai carabinieri. «Così l’abbiamo protetta con il nostro corpo»

La 15enne, dopo che il padre l'aveva accompagnata in macchina e lasciata all'ingresso della scuola, si è diretta verso il ponte di via Dozza

Ragazza 15enne si butta dal ponte sul Savena, salvata dai carabinieri. «Così l’abbiamo protetta con il nostro corpo»
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Mercoledì 27 Settembre 2023, 18:24 - Ultimo aggiornamento: 18:49

Il dramma evitato tra Bologna e San Lazzaro di Savena, dove sabato una ragazzina di appena 15 anni si è gettata da un ponte, continua a rimbalzare sui social. La giovane è stata soccorsa e salvata grazie all'intervento di carabinieri e vigili del fuoco. La 15enne, dopo che il padre l'aveva accompagnata in macchina e lasciata all'ingresso della scuola, si è diretta verso il ponte di via Dozza.

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«Voglio farla finita»

«Voglio farla finita», è stato il messaggio inviato ad una compagna di classe.

L'amica ha quindi immediatamente avvisato il padre, che ha geolocalizzato la figlia grazie al telefonino. L'uomo ha raggiunto il ponte e ha chiamato i carabinieri. I militari sono riusciti a raggiungere la ragazza a nuoto. L'hanno afferrata: era viva e cosciente, seppur in condizioni preoccupanti. La giovane è stata allora riscaldata per evitare l'ipotermia, messa su una barella dai vigili del fuoco e portata dal 118 all'ospedale Maggiore. Se l'è cavata con fratture e contusioni, oltre allo choc. Del fatto è stata informata la Procura per i minorenni.

Il salvataggio

«Siamo entrati in acqua – raccontano i militari a il Resto del Carlino - abbiamo nuotato per una trentina di metri fino a raggiungerla. A quel punto abbiamo tentato di tirarla fuori dall’acqua senza riuscirci, in quanto la giovane lamentava forti dolori alla gamba, dove aveva una vistosa ferita, al torace e alle spalle. In qualche modo, comunque, per attutirne il freddo che la stava avvolgendo, poiché sembrava quasi entrare in ipotermia, l’abbiamo portata leggermente fuori dall’acqua in attesa dell’arrivo dei soccorritori e dei sommozzatori per trasportarla a riva. Nel frattempo con l’utilizzo del nostro corpo, l’abbiamo riscaldata».

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