Sezze, lo sfogo del sindaco: «Un trauma». Oggi comitato in Prefettura

Sezze, lo sfogo del sindaco: «Un trauma». Oggi comitato in Prefettura
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Martedì 30 Aprile 2024, 00:40

«Quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica è stato un vero e proprio trauma per la città, un episodio che ci deve far riflettere rispetto ad un problema, quello della sicurezza a Sezze, che questa amministrazione e il sottoscritto in primis non hanno mai tenuto in scarsa considerazione». Anche il sindaco Lidano Lucidi interviene sul grave episodio finito all'ordine del giorno del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si terrà questa mattina in Prefettura. «Vedere nuovamente Sezze sulle pagine nazionali e sui tg è stato l’ennesimo schiaffo per una città che merita altro» le parole di Lucidi, tra i primi ad accorrere sul luogo dell’accaduto per accertarsi delle condizioni della giovane colpita accidentalmente da un proiettile non indirizzato a lei, e per questo motivo trasportata d'urgenza all’ospedale Goretti, dove il primo cittadino l'ha seguita fin quando la ventenne non è stata operata alle 4,30 del mattino. «Ma quella di sabato è anche l’occasione per tornare a ribadire con forza che, come ente, siamo impegnati quotidianamente con i problemi legati alla sicurezza. Che in città, a causa dell’estensione territoriale e della popolosità, ci siano problemi legati alla sicurezza è un fattore che nessuno di noi ha mai ridimensionato. Il problema della sicurezza c’è e come amministrazione stiamo mettendo in campo ogni azione volta ad arginarlo. Abbiamo investito tanto negli impianti di videosorveglianza, siamo in contatto con le comunità straniere che si occupano dell’accoglienza e non abbiamo mai negato il problema».

Il primo cittadino di Sezze, tuttavia, non nasconde le difficoltà oggettive di affrontare la situazione di petto: «Come Comune vogliamo far valere le nostre esigenze sul fronte della sicurezza urbana, e siamo consapevoli che in una provincia così vasta le forze a disposizione siano comunque esigue.

Servono soluzioni, perché l’episodio di sabato notte non si è trasformato in vera e propria tragedia solo per una circostanza fortuita, che la prossima volta potrebbe non ricapitare. Servono azioni concrete, servono militari e agenti, serve comprendere che un paese di 25mila anime e con un’estensione territoriale come quella di Sezze merita un’attenzione maggiore, una considerazione maggiore. I cittadini chiedono più sicurezza – ha aggiunto ieri Lucidi, tornato a trovare la ragazza in ospedale –. Serve un aumento dei controlli sul territorio, con un presidio più numeroso. Sezze ha bisogno di un intervento importante, strutturale». Una serie di richieste che potrà avanzare nella giornata di oggi nel Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal prefetto non solo per quanto avvenuto nel fine settimana a Sezze, ma anche per l'inquietante episodio registratosi nella notte tra giovedì e venerdì in viale don Morosini, nel centro di Latina, dove due uomini incappucciati hanno esploso un colpo d'arma da fuoco in aria, urlando qualcosa ad un gruppo di stranieri per poi fuggire a bordo di un'auto in sosta poco lontano.

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