Bruxelles, l'attentato al Museo ebraico compiuto da un uomo solo e ben preparato: diffuso il video del killer

la foto choc delle vittime dell'attentato (foto da Twitter)
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Domenica 25 Maggio 2014, 12:52 - Ultimo aggiornamento: 26 Maggio, 09:12

Bruxelles si sveglia sconvolta dopo la sparatoria di ieri al Museo ebraico , che ha causato la morte di quattro persone (di cui due erano turisti israeliani). Un impiegato all'accoglienza del museo, un giovane belga di 25 anni che era rimasto ferito nell'attentato, è morto all'ospedale Saint Pierre, dove era stato ricoverato. Lo scrive l'online del quotidiano Le Soir.

A condurre l'attentato sarebbe stato «un uomo e ben preparato»: così il portavoce della procura di Bruxelles in una conferenza stampa. La polizia lo ha stabilito dopo aver vagliato una serie di filmati delle telecamere di sicurezza dell'area. Intanto l'uomo ferito gravemente, un giovane impiegato sulla ventina, ricoverato all'ospedale Saint Pierre, lotta ancora tra le vita e la morte in condizioni estremamente critiche. Tra le vittime, oltre ad una coppia israeliana, una donna francese.

La procura di Bruxelles ha pubblicato tre filmati ed alcune foto, accompagnandole con un identikit ed un appello alla cittadinanza a collaborare, sul sito della polizia federale belga (http://www.polfed-fedpol.be). In alcuni dei fotogrammi si vede l'uomo col volto nascosto da un cappellino, il cappuccio di una felpa ed occhiali scuri, arrivare al museo, estrarre un'arma da fuoco tipo kalashnikov e sparare, prima di rimettere tutto in due borse e fuggire a piedi.

La polizia belga pubblicherà a breve le fotografie del presunto attentatore, chiedendo l'aiuto del pubblico per identificarlo. Lo rende noto l'agenzia Belga ricordando che gli inquirenti sono convinti che l'uomo abbia agito da solo.

Il sospetto. Un uomo, fermato e interrogato ieri dalla polizia belga, è ora considerato un testimone. Sentito dagli inquirenti come sospetto per l'attacco, ora l'uomo, la cui vettura era stata vista partire subito dopo la sparatoria, è passato allo status di testimone, secondo quanto riportano i media belgi. La polizia sta cercando un'altra persona che si sarebbe allontanata a piedi dal museo, non ancora identificata. Al vaglio ci sono i filmati delle numerose telecamere presenti in zona.

«È troppo presto per parlare di attentato terrorista o di attacco antisemita»: così la portavoce della procura di Bruxelles in una conferenza stampa al Palazzo di giustizia opta per la strada della cautela. Secondo quanto spiegato, inoltre, le identità delle vittime della sparatoria non vengono ancora divulgate perchè sono ancora in corso le procedure di informazione alle famiglie.

Il presidente francese, Francois Hollande, ha invece detto oggi arrivando a Tulle, il suo seggio elettorale per le europee, che è «fuori di dubbio» il «carattere antisemita» della sparatoria. «Il carattere antisemita di questa azione - ha dichiarato Hollande -, una sparatoria nel Museo ebraico di Bruxelles, con questa volontà di uccidere, è fuori di dubbio».

Massima allerta in Belgio. Intanto il Belgio innalza al massimo livello (su una scala di quattro) l'allerta per il rischio terrorismo, mentre dalle otto di stamani nel Paese si sono aperte le urne per le consultazioni europee, ed il rinnovo delle assemblee regionali e federali. Otto milioni di elettori sono chiamati a scegliere tra gli 8.062 candididati, che si presentano a questa tripla elezione, evento che in questa forma non si verificava dal 1999. Secondo i media locali intanto, l'Ocam, Organo di coordinamento per l'analisi del rischio, ha alzato il livello per l'allerta terrorismo, portandolo a «molto grave».

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