L'attentato colpisce il Belgio alla vigilia di elezioni importanti

L'attentato colpisce il Belgio alla vigilia di elezioni importanti
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Sabato 24 Maggio 2014, 18:37
L'attentato al Museo Ebraico e la vicina Sinagoga di Bruxelles, che ha provocato almeno tre morti, avvenuto alla vigilia di elezioni importanti in Belgio, dove domani si vota non soltanto per le Europee, ma anche per il rinnovo della camera a livello federale e dei parlamenti regionali. La stampa locale parla de «la madre di tutte le elezioni», anche perché è il primo voto politico dopo l'impasse del 2010, quando il Belgio rimase senza governo federale per un periodo record di 541 giorni. La questione di fondo, in questo paese dove ha sede l'Ue, è come sempre il delicato equilibrio e la rivalità fra i valloni franconi e i fiamminghi. Una delle figure centrali è l'indipendentista fiammingo Bart De Wewer, la cui intransigenza bloccò a lungo la formazione di un esecutivo dopo le elezioni del 13 giugno 2010. Alla fine, il 6 dicembre 2011, è stato formato un ampio governo di coalizione con praticamente tutti gli altri partiti, guidato dal socialista vallone Elio Di Rupo, figlio di un minatore italiano. Ed è stato subito ribattezzato il 'governo papillon' (farfalla) sia per i tanti colori politici dei suoi componenti che per la cravatta a farfallino sfoggiata da Di Rupo, che non nasconde né ostenta la sua omosessualità. Di Rupo, 62 anni, chiamato Elio dalla madre per evocare il sole nel grigiore dei villaggi dei minatori, aspira a vedersi riconfermato come primo ministro. Sotto la sua guida, il governo ha risanato le finanze pubbliche con tagli per 22 milioni di euro, senza smantellare lo stato sociale.



Di Rupo ha saputo anche gestire il trasferimento di alcune competenze alle tre regioni - Vallonia, Fiandre e Bruxelles- questione sempre delicata in questo paese diviso da rivalità linguistiche. Ma le misure di austerità potrebbero aver minato la sua popolarità, con la fuga di alcuni elettori socialsiti valloni verso l'estrema sinistra del Ptb. In campo francofono, il rivale di Di Rupo è il suo ministro degli Esteri, Didier Reynders, 55 anni, del Movimento riformatore. Ex ministro delle Finanze, vorrebbe una politica economica più liberale. In questo senso è più vicino alle idee conservatrici degli indipendentisti fiamminghi, anche se ha più volte escluso un'alleanza a causa delle loro istanze separatiste. Fra i fiamminghi, l'attenzione è in gran parte per De Wewer, 43enne sindaco di Anversa e leader degli indipendentisti dell'N-Va (Nuova alleanza fiamminga). Fu il protagonista del voto del 2010, ottenendo il 28% dei voti nelle Fiandre, e ora punta a superare la soglia del 30%. Suo rivale è il democristiano Kris Peeters, 52 anni, dal 2007 alla guida del governo regionale delle Fiandre.



Se il partito Cd&V di Peeters riuscirà a ottenere la maggioranza alle elezioni regionali assieme a liberali e socialisti, allora le tre formazioni fiamminghe, alleate a Bruxelles con Di Rupo, potranno estromettere gli indipendentisti. E in questo caso i negoziati per la formazione del governo federale sarebbero molto più facili. Secondo gli ultimi sondaggi, i tre partiti arrivano assieme al 48%. L'obiettivo della maggioranza assoluta non è quindi impossibile. Se il ripetersi dell'impasse del 2010 non è completamente escluso, va detto che oggi la maggior parte dei partiti sa benissimo di non potersi permettere il lusso di una lunga crisi politica. La priorità da affrontare è la crisi economica e l'incertezza politica avrebbe sicuramente sgraditi effetti sul debito pubblico del Belgio, che supera il 100% nel rapporto con il Pil. Questo potrebbe rendere i diversi partiti un po' meno rigidi sulle complicate questioni degli equilibri linguistici, che da sempre agitano il paese di Jacques Brel. Gli otto milioni di elettori belgi chiamati alle urne sono dunque chiamati a scelte importanti fra i 21 eurodeputati, i 150 deputati della Camera e i membri dei tre parlamenti regionali. Un voto dove le Fiandre, con il 57% della popolazione avrà il peso maggior, rispetto alla Vallonia (32,1%) e la Regione di Bruxelles Capitale (10,3%). Sarà infine la prima volta che re Filippo, figlio di re Alberto e dell'italiana regina Paola, eserciterà i suoi poteri per la nomina di un governo. Filippo è infatti diventato sovrano il 21 luglio del 2013, dopo l'abdicazione del padre.
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