Funzionaria Ue esponente della comunità ebraica belga: «Qui l'antisemitismo cresce»

Funzionaria Ue esponente della comunità ebraica belga: «Qui l'antisemitismo cresce»
di Federico Tagliacozzo
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Sabato 24 Maggio 2014, 23:19 - Ultimo aggiornamento: 23:43
Hanno colpito un luogo non protetto in modo adeguato. L’attentatore sapeva bene che le difese nel museo ebraico erano limitate e cos ha potuto agire. Ruth Paserman, alto funzionario della Comunità europea è un’ebrea Italiana che vive da 20 anni a Bruxelles. Una donna che frequenta la piccola comunità israelitica della capitale belga. «Quel luogo - spiega - era mal difeso perché poco frequentato da ebrei, era più che altro visitato da turisti. E invece hanno colpito anche lì». Pensi che in Belgio il livello di antisemitismo abbia superato il livello di guardia? «Non ti so dire a che livello sia arrivato. La verità è che atti di antisemitismo violento ci sono sempre stati. Poco tempo fa un rabbino è stato malmenato per strada. Periodicamente si registrano attacchi. Ma non so se la situazione è peggiorata rispetto a due-tre anni fa. Certo rispetto a 10 anni fa gli episodi di antisemitismo sono cresciuti di numero». Ti senti di dire che in Belgio c’è più razzismo rispetto all’Italia? «Forse sì. Ma lo sai qual è la vera differenza con l’Italia? Quando succede un episodio di razzismo in Belgio si tende a darne meno risalto, c’è una minore sensibilizzazione. In Italia invece quando succede qualcosa si ha la voglia e il coraggio di denunciare con la giusta forza, c’è una maggiore mediatizzazione, se così si può dire». Pensi che dopo questo attentato cambierà qualcosa nella comunità ebraica di Bruxelles? Francamente penso di no. Forse si aumenterà per qualche mese il numero dei poliziotti a difesa dei siti ebraici, ma poi tornerà tutto come prima. E torneremo a correre gli stessi rischi di prima.
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