Si terrà domani, 11 luglio, lo sciopero nazionale del personale precario della giustizia: fonici, trascrittori, stenotipisti e data entry forensi. A partecipare saranno anche i lavoratori e le lavoratrici rappresentate dall’organizzazione sindacale “Cobas del lavoro privato” operanti all’interno del tribunale di Cassino e di Frosinone. Come elaborato nella proclamazione dello sciopero a partecipare all’iniziativa saranno i dipendenti del consorzio Ciclat e delle società Nuovi Orizzonti, Ricina e Verbatim che svolgono le attività di fonoregistrazione, trascrizione e stenotipia a beneficio dei Tribunali del territorio nazionale. Le cause che hanno portato all’affermazione di tale protesta sono legate alle condizioni di estrema precarietà subita dal personale che svolge le attività, già riportate, per conto del Ministero della Giustizia, contro la logica degli appalti nella pubblica amministrazione e per rivendicare l’internalizzazione delle attività e dei lavoratori nell’ambito della pubblica amministrazione. Come si legge nella nota, infatti: «Dal primo luglio 2023, la legge 150/22 prevede che gli esami di testimoni, periti e parti private, nonché ricognizioni e confronti siano “documentati anche con mezzi di riproduzione audiovisiva” e le prospettive occupazionali, per la nostra “categoria”, corrono il concreto pericolo di essere sostituite da personale interno alle maglie dell’Amministrazione Giustizia. Si sta procedendo ad installare delle apparecchiature costosissime, senza aver fornito a nessuno la benché minima preparazione, con i Cancellieri in ammutinamento perché non intendono assumersi l’onere di gestirle».
Per tali motivi la confederazione dei comitati di base, non solo ha dichiarato lo sciopero nazionale ma ha anche richiesto un incontro urgente con il Ministero della Giustizia.