Sora, una famiglia sotto rete: sette fratelli nella stessa squadra di volley

Dai nove ai 17 anni, tutti con la stessa passione

I sette fratelli nelle file dell’Olimpia Volley Sora
di Roberta Pugliesi
4 Minuti di Lettura
Sabato 2 Marzo 2024, 08:32 - Ultimo aggiornamento: 08:39

Sette fratelli dai nove ai 17 anni, tutti pazzi per la pallavolo. Una famiglia che diventa squadra e che fa battere all’Olimpia Volley Sora un record forse unico. In totale sono 11, compresi mamma e papà, perché all’appello di Mister Gianpiero Pugliesi mancano Benedetta - che di anni ne ha 21 - e Letizia che di anni ne ha 19. I pallavolisti sono Rita e Giulia, gemelle di nove anni, Camilla di 11 anni, Anna Grazia che di anni ne ha 13, Emanuele 14 anni, Francesco 16 anni ed ed infine Rebecca di 17 anni. Il fatto di essere così numerosi, verrebbe da pensare, può comportare qualche difficoltà.

Ma non per mamma Maria Domenica che racconta come sia nata questa passione che accomuna i suoi figli e come riesca a gestire gli impegni sportivi: «Quando è scoppiata la pandemia sono stati chiuse le scuole e non volevamo tenere in casa i nostri nove ragazzi dinanzi alla televisione ad ascoltare le tristi notizie che arrivavano dal mondo. Le bellissime giornate soleggiate già primaverili e la disponibilità di spazio intorno a casa ci hanno spinto a comprare su Internet una rete di pallavolo e alcuni palloni.

Pensavo che la pallavolo potesse coinvolgerli tutti: nove ragazzi da dividere in due squadre da quattro con tanto di arbitro. Disegnammo con la vernice bianca le linee del campo e fissammo la rete».

Ed  ecco che scoppia la passione per la pallavolo: «Quando siamo tornati alla normalità Rebecca per prima ci ha chiesto di iscriversi presso l’Olimpia Volley Sora. Il suo entusiasmo ha immediatamente spinto fratelli e sorelle a seguirla e nel giro di due mesi si sono iscritti tutti, felici per l’ambiente che hanno trovato, una seconda famiglia».

L’organizzazione è fondamentale: «Frequentano turni diversi con orari diversi e questo fa sì che solo il mercoledì resti esente da allenamenti perché a volte vanno anche il sabato e la domenica quando sono convocati alle partite di campionato. Se io sono libera li accompagno volentieri e faccio la tassista da San Domenico a Sora e viceversa per più volte; il martedì ad esempio arrivo a fare in tutto 10 volte il percorso. Dopo le 17 in genere si mette a disposizione anche il papà. Quando non posso accompagnarli, allora si organizzano con i mezzi pubblici: all’andata prendono la circolare 3 che ormai si ferma sul vialetto di casa poiché gli autisti ci conoscono e quando passano rallentano per guardare se c’è uno dei Lucarelli che corre per prendere il bus. Al ritorno dalla palestra prendono il Cotral con i quali arrivano in piazza San Domenico e poi tornano a piedi a casa camminando per 1 km».

Il culmine dell’organizzazione si raggiunge con le divise: «Da quando hanno iniziato la scuola di volley ognuno di loro lava le proprie divise e le maglie da allenamento. Hanno il terrore che io infilandole nella lavatrice ne faccia scomparire qualche pezzo come succede ad esempio per i calzini. Allora ognuno si lava a mano la sua divisa e stende i vari pezzi in maniera riservata dal resto della biancheria. Mi viene da sorridere quando uno di loro dimentica di lavare quello che gli serve per l’indomani, perché magari ha due allenamenti consecutivi. Allora ti ritrovi il figlio che tiene la maglietta appena lavata davanti al camino per farla asciugare o con il phon acceso».

E quando ci sono le partite in televisione la casa si trasforma in un palasport: «Quando vengono trasmesse siamo tutti a tifare per uno o per l’altra squadra come succede nei bar o nei circoli quando i tifosi si riuniscono per guardare le partite di calcio».

«Una famiglia esemplare, ragazzi di una educazione fuori dal comune - dice mister Gianpiero Pugliesi -, particolarmente dotati e portati per questo sport, affiatati, generosi. Siamo orgogliosi di vantare questo record davvero particolare. Essendo sette abbiamo con noi un membro della famiglia almeno una volta al giorno e vediamo mamma Maria Domenica fare avanti e indietro senza perdere mai la tranquillità e la calma: sono tutti davvero straordinari». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA