Picchia arbitro di Cassino, 16enne di Anagni a processo per lesioni: squalificato per due anni, poi sanzione ridotta

I fatti nel 2022 durante una partita contro l'Under 15 di Ceccano

Picchia arbitro di Cassino, 16enne di Anagni a processo per lesioni: squalificato per due anni, poi sanzione ridotta
di Marina Mingarelli
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Martedì 9 Gennaio 2024, 08:33 - Ultimo aggiornamento: 08:48

Arbitro picchiato da un giocatore perché a suo dire aveva concesso un rigore immeritato alla squadra avversaria. I fatti risalgono al 3 aprile del 2022, quando presso lo stadio di Anagni si disputava una partita di calcio del Campionato under 15 contro il Ceccano Academy. L'arbitro, un 21enne residente a Cassino, oltre a fischiare il rigore aveva estratto dal taschino il cartellino rosso. Il giocatore, un ragazzino di 16 anni residente nella città dei Papi e giocatore della squadra di casa, era stato espulso per le proteste. Sembrava finita lì, invece...

LA RICOSTRUZIONE

Una decisione che non era piaciuta alla squadra che aveva subito il rigore, con conseguenti momenti di tensione.

Dopo il gol non erano mancati forti i dissensi sugli spalti. Ed è stato proprio in quel momento che l'atleta espulso dal terreno di gioco ha cominciato ad inveire nei confronti dell'arbitro. Ma non si è limitato, come spesso succede soprattutto da parte degli spettatori, a minacciarlo.

Secondo le accuse, il ragazzino dopo averlo spintonato ha iniziato a martellarlo di pugni sulla schiena. Si è fermato soltanto quando alcuni operatori che si trovavano in panchina sono riusciti a fermarlo. Il minorenne - che non aveva affatto accettato quella decisione - sembrava una furia scatenata.

La vittima dell'aggressione a causa delle percosse ricevute ha dovuto recarsi presso il vicino pronto soccorso. I medici che per primi lo hanno sottoposto alle cure hanno stilato una prognosi di dieci giorni. L'arbitro ha riportato una contusione alla spalla sinistra e una lesione del bicipite femorale di sinistra. A questo c'è da aggiungere l'aggravante da parte del giocatore di aver commesso il fatto per futili motivi e durante una manifestazione sportiva. Non appena l'arbitro si è ripreso da quell'aggressione ha fatto scattare la denuncia per il reato di lesioni personali. Il ragazzino è finito sul registro degli indagati.

LA SQUALIFICA

La giustizia sportiva era già intervenuta, sanzionando il ragazzo con la squalifica fino a tutto il 2024 e la sconfitta a tavolino per la squadra. Decisione contro la quale la società aveva presentato ricorso, ottenendo la riduzione della squalifica al 31 dicembre di quest'anno. Il ragazzino potrà tornare in campo, ma intanto dovrà anche comparire di fronte alla giustizia ordinaria.

LA DIFESA

Della vicenda se ne sono occupati i giudici del tribunale per i minorenni di Roma. Il padre e la madre del sedicenne, avendo la responsabilità genitoriale, si sono rivolti all'avvocato Roberto Capobianco proprio per essere rappresentati nelle opportune sedi. A conclusione delle indagini l'adolescente è finito davanti al giudice per le udienze preliminari La prossima settimana, accompagnato dal suo legale di fiducia dovrà comparire davanti al magistrato.

Spetterà adesso all'avvocato Capobianco provare a smontare il castello accusatorio costruito nei confronti del suo assistito. Il giovane avrebbe sostenuto di essersi adirato quando l'arbitro ha accordato quel rigore che ha favorito la squadra avversaria. Quel goal sarebbe stato decisivo per la vittoria dell'altra compagine, e questo lui non lo sopportava proprio. A detta del ragazzino si era soltanto limitato a strattonarlo prendendolo dalle spalle. Il referto dell'ospedale, però, dice altro.
 

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