"Pellegrinaggio laico" dei magistrati di Cassino sull'isola per ricordare il "Manifesto di Ventotene"

L'iniziativa del procuratore capo Luciano d'Emmanuele: presenti i sostituti e il presidente della sezione penale Claudio Marcopido

"Pellegrinaggio laico" dei magistrati di Cassino sull'isola per ricordare il "Manifesto di Ventotene"
di Vincenzo Caramadre
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Martedì 19 Settembre 2023, 19:30 - Ultimo aggiornamento: 20:27

Ammirare da vicino i luoghi dove sono nati i principi costituzionali: come l’uguaglianza dei cittadini, l’autonomia e l’indipendenza della magistratura, la soggezione alla legge, la funzione rieducativa della pena e la presunzione di innocenza.

Questo lo spirito con il quale, il 13 settembre, il procuratore della repubblica di Cassino, Luciano D’Emmanuele ed alcuni magistrati della Procura della Repubblica di Cassino, unitamente al presidente della sezione penale del Tribunale di Cassino, Claudio Marcopido, si sono recati a Ventotene, dove hanno ricevuto il saluto di benvenuto del Sindaco e Vice Sindaco dell’isola, per poi visitare le locali caserme delle Forze di Polizia, in particolare la caserma “Fin. m. Francesco Nuziale” della Guardia di Finanza di Ventotene, la Stazione dei Carabinieri “Lgt. Ippolito Martino – Comandante”” e “L’Ufficio Locale Marittimo” della Capitaneria di Porto ove sono stati accolti dai rispettivi Comandanti.

Il Procuratore ha inteso portare su un luogo assai significativo per la storia nazionale e dell’Europa i giovani magistrati a lui affidati, affinché questi ultimi percepiscano con contatto diretto la realtà storica nella quale sono maturati i principi costituzionali, che fanno parte del bagaglio professionale di ogni magistrato.
La Procura ed il Tribunale di Cassino effettuano così un ”pellegrinaggio laico” lì dove, nella dura condizione del confino politico, alcuni Italiani contribuirono in modo essenziale alla costruzione dell’Italia Repubblicana. Davanti alla lapide in memoria di Giuseppe Di Vittorio, è stato ricordato che sull’isola di Ventotene, dagli anni ’30 fino all’inizio degli anni ’40, si sono sviluppati, nella clandestinità, i germi delle idee costituzionali recepite e divenute norme nel lavoro dell’Assemblea costituente.

LA CARRIERA 

I magistrati tutti hanno inteso così rendere omaggio alla Costituzione e il Procuratore D’Emmanuele testimoniare, inoltre, il senso del proprio lavoro al termine di 45 anni di servizio: coltivare valori come l’uguaglianza dei cittadini, l’autonomia e l’indipendenza della magistratura, la soggezione alla legge, la funzione rieducativa della pena e la presunzione di innocenza.
Un pensiero commovente è stato altresì rivolto alla sfortunata figura di Eugenio Colorni – morto a Roma il 30 maggio 1944, a soli 35 anni, 4 giorni prima della liberazione della Capitale dagli Alleati – che nella città occupata dai nazisti, in una tipografia di Monte Mario, fece stampare 50 copie del Manifesto di Ventotene.
L’incontro si è concluso con l’auspicio del dottor D’Emmanuele, rivolto ai giovani magistrati, di ancorare il proprio lavoro alle origini della Costituzione quale antidoto per affrontare il momento difficile che si sta vivendo.

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