Le urla disperate di una donna che chiede aiuto, il volo da una finestra di un'abitazione a ridosso del centro di Cassino e il salvataggio in extremis. Questa la sequenza di quanto avvenuto, in pieno giorno, il 31 gennaio scorso in via Zamosch, a due passi da diversi istituti scolastici e decine di attività commerciali. Una giovane era stata salvata dai passanti, i quali la presero al volo dopo essersi gettata da almeno cinque metri. Una storia sin da subito tinta di giallo. Tanti i dubbi da fugare nella ricostruzione resa agli investigatori dalla giovane donna. Ora il caso, per la procura, è da archiviare: la donna, infatti, è stata ritenuta inattendibile. Nel suo racconto, di un'aggressione a scopo di rapina, sono state trovate diverse falle. In casa, assieme a lei c'era un uomo, di cinquant'anni, suo conoscente, che fu subito messo sotto torchio dalla polizia, e indagato per tentata rapina, per ricostruire i minuti precedenti la richiesta di aiuto della giovane. La versione offerta dall'uomo - di non essersi accorto delle urla e del gesto della donna - è stata ritenuta, alla luce della decisione della procura, (nella persona del sostituto procuratore Alfredo Mattei che ha coordinato le indagini della polizia), provata anche dalla testimonianze rese dai tanti passanti. Decisiva la ricostruzione della polizia in ordina al primo ingresso in casa delle persone allarmate della richiesta di aiuto della ragazza, ma anche i referti giunti dal pronto soccorso. Da qui la richiesta di archiviazione delle indagini per l'uomo.