Lite per entrare in un locale, "Daspo urbano" per sei soggetti pericolosi

Il questore, Domenico Condello
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Sabato 20 Gennaio 2024, 16:07 - Ultimo aggiornamento: 16:09

Il questore di Frosinone, Domenico Condello,   ha decretato sei provvedimenti relativi alla misura del  "Dacur", il divieto d’accesso alle aree urbane, nei confronti di sei persone di età compresa tra i 19 e i 44 anni, tutte di etnia Sinti, per prevenire e contrastare comportamenti violenti e lesivi dell’ordine e della sicurezza pubblica.

Il divieto, per la durata di tre anni,  è stato notificato oggi, 20 gennaio, e arriva dopo gli episodi verificatisi nei pressi di un noto locale del capoluogo.

Uno dei provvedimenti è stato notificato all'ospedale di Latina dove si trovava uno dei destinatari, a cura delle "volanti" della questura pontina.   

I soggetti interessati dal provvedimento non potranno accedere ai pubblici esercizi o locali di intrattenimento ubicati nel comune di Frosinone, nella fascia oraria dalle  16 alle  6 per essersi resi protagonisti di un acceso diverbio con gli addetti alla vigilanza, poiché volevano accedere nel locale privi di biglietto.

Di fronte al diniego avevano creato disagi, scavalcando la recinzione, tentando di forzare un accesso secondario e aggredendo un avventore, come ricostruito dal personale delle "volanti".

Dagli approfondimenti della divisione anticrimine è emerso che il gruppo aveva assunto lo stesso atteggiamento violento ed intimidatorio anche nei confronti di altri locali, arrogando il diritto di poter consumare bevande ed alcolici a cifre ridotte rispetto all’ordinarietà.

Sempre riguardo alle misure di prevenzione, nell'ultima settimana il questore Condello ha disposto anche 12 decreti relativi al foglio di via obbligatorio nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti socialmente pericolosi.

«I provvedimenti sono un chiaro segnale che la Polizia di Stato non abbassa la guardia e predispone un’intensa attività di prevenzione per scongiurare una recrudescenza di comportamenti delittuosi tali da ingenerare allarme sociale e garantire una serena e pacifica convivenza sociale» - si legge in una nota. 

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