Stellantis, licenziamenti "incentivati". Siglato l'accordo: 250 a casa

Stellantis, licenziamenti "incentivati". Siglato l'accordo: 250 a casa
di Alberto Simone
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Venerdì 29 Marzo 2024, 13:37

Incentivi all'esodo per uscire dallo stabilimento in anticipo: dopo il tavolo saltato lunedì, nella giornata di ieri è stato siglato l'accordo con le parti sociali (ad eccezione della Fiom che già venerdì scorso si era defilata dall'intesa tra la dirigenza di Stellantis e le altre organizzazioni sindacali).

A Cassino, per la prima volta, gli operai scenderanno a quota 2.500: nella giornata di ieri, infatti, è stato stabilito che entro il 2024 saranno 250 le uscite volontarie. L'azienda chiedeva di arrivare a quota 560, ma i sindacati si erano messi di traverso e avevano spiegato che per loro il numero massimo era di 200.
Ieri, entrambe le parti hanno fatto un passo avanti: i sindacati hanno accettato il numero di 250 proposto dalla dirigenza aziendale che, venendo incontro alle richieste dei sindacati, hanno ritirato dal tavolo la proposta di mandare a casa 560 operai. Non solo: sono stati rivisti anche gli esuberi. Un accordo che fa cantare vittoria alla Uilm che con il segretario Gennaro D'Avino dice: «Noi avevamo sempre detto che non avremmo accettato la proposta di 560 uscite volontari. L'intesa siglata adesso è giusta perché riguarda gli operai che potranno agganciarsi alla pensione».
Resta un dato, però, che continua a far vedere il bicchiere mezzo vuoto ad altre organizzazioni sindacali: fino ad alcuni anni fa lo stabilimento contava circa 5.000 operai. Non ci sono state nuove assunzioni ma solo uscite: l'occupazione si è dimezzata del 50% e si lavora sempre di meno. Fino al 31 dicembre si lavorerà su un turno unico a rotazione in regime di solidarietà': per tutta la prossima settimana i cancelli resteranno completamente chiusi. Dopo la lunga serrata di Pasqua, gli operai torneranno in fabbrica lunedì 8 aprile.

LA MANIFESTAZIONE

Intanto, per sabato 6 aprile, il sindacato di base FlmU-Cub ha proclamato una mobilitazione al centro della città di Cassino. Spiega il sindacato in una nota: «L'organizzazione sindacale Flmu-Cub di Cassino per il giorno sabato 6 aprile a partire dalle ore 10.30 organizza un presidio di lotta in Piazza Diamare a Cassino contro lo smantellamento degli insediamenti produttivi dell'area industriale di Cassino e contro le migliaia di licenziamenti previste nel corso dell'anno. Al momento ci sono: 870 esuberi strutturali dichiarati alla Stellantis, 25 esuberi strutturali alla Fca Security, 35 licenziamenti (attualmente sospesi) all'Atlas, 35 licenziamenti annunciati alla Iscot Italia, 33 licenziamenti (attualmente sospesi) alla De Vizia e 50 licenziamenti circa alla ditta della mensa. Poi - prosegue la nota del sindacato - ci sono tutti gli altri licenziamenti relativi alle altre società dell'indotto, delle aziende terziarizzate e delle ditte dei servizi che attualmente raggiungono la cifra stimata di oltre 500 dipendenti. Circa 1.500 posti di lavoro persi nell'area industriale del cassinate nel 2024 per il solo reparto automobilistico. Questi numeri, in continuo aggiornamento, delineano un quadro occupazionale di forte allarme e preoccupazione tra i dipendenti attualmente addetti all'automotive e investe l'economia dell'intero territorio. A fronte di questa drammatica situazione - spiegano i referenti del sindacato di base - è necessario compattare gli operai delle fabbriche locali e porre in essere tutte le iniziative di lotta per arginare le velleità padronali e rilanciare la questione occupazionale del territorio. Si fa appello a tutti i lavoratori a partecipare. L'appello pubblico alla partecipazione è rivolto anche ai rappresentanti delle forze politiche e sociali del territorio, nonché alle istituzioni locali».
Alberto Simone
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