Congedo mestruale a scuola, il liceo "Sulpicio" di Veroli è il primo a concederlo

L'istituto ha anticipato i tempi della legge in discussione al Parlamento

Il liceo "Sulpicio" di Veroli
di Giovanni Del Giaccio
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Giovedì 23 Novembre 2023, 09:12 - Ultimo aggiornamento: 14:27

Le studentesse dell'istituto di istruzione superiore "Giovanni Sulpicio" di Veroli avranno diritto al congedo mestruale. Mentre si discute in Parlamento una proposta di legge in tal senso, la scuola ha anticipato i tempi ed è la prima in provincia di Frosinone a dare questa possibilità. Nel Lazio lo avevano già fatto un paio di licei romani (il "Guglielmotti" e il "Pilo Albertelli"), mentre a fare da apri pista in Italia era stato il liceo artistico "Nervi Severini" di Ravenna.

A porre la questione alla dirigente scolastica Marianna Stefania Ladisi, da settembre alla guida dell'istituto di Veroli, erano stati gli studenti della consulta.

Al Sulpicio i rappresentanti che sono anche nell'organismo provinciale sono Magdalena Tascu e Valerio Santoro

«Quando mi hanno rappresentato questa necessità - racconta la dirigente scolastica - chiedendomi cosa ne pensassi, li ho invitati subito al loro senso di responsabilità. Frequentano una scuola di secondo grado, mi sembrava giusto richiamarli alla loro competenza e al rispetto di se stessi e degli altri. La cosa che mi ha fatto più piacere è che in quella riunione c'era un ragazzo e di questi tempi è una bella cosa, tra l'altro ha rappresentato con competenza e serietà l'esigenza delle compagne».
La preside ha dato ma anche chiesto fiducia, un cambiamento anche piccolo ha bisogno di passaggi burocratici, approvazioni, soprattutto di essere accolto da chi deve metterlo in pratica e non può restare una mera intenzione. «Ho detto loro che avrei appoggiato la proposta e la comprendevo, da donna, da madre e da dirigente scolastica».

GLI ORGANI COLLEGIALI

C'era uno "scoglio" da superare ma per fortuna non è stato così difficile, anche se non è mancato il dibattito. Vale a dire avere l'approvazione del collegio dei docenti, arrivata a maggioranza. «Si trattava di concedere una deroga al tetto delle assenze possibili nel corso dell'anno scolastico - aggiunge la professoressa - e qualcuno si preoccupava, comprensibilmente, di eventuali furbizie. Ho ribadito che questo è il tempo di dare fiducia ai ragazzi e la proposta è passata». Da lì si è andati poi in consiglio d'istituto, dove siedono anche gli alunni e i genitori.

Le studentesse che dovessero assentarsi per i problemi legati alla dismenorrea (mal di testa forte, crampi, lombalgia, problemi intestinali) dovranno comunque presentare una certificazione medica. «La richiesta nasce dalla necessità di molte studentesse che, oggi più che in passato, sono soggette a malattie croniche dell''utero - spiegano Magdalena e Valerio - Non reputiamo normale il fatto che i dolori da ciclo del tutto invalidanti non possano esser visti come grave ostacolo per una vita scolastica tranquilla. La nostra dirigente, e tutto il consiglio d'Istituto si sono mostrati più che aperti a questa richiesta, accettandola guardando sin da subito in faccia la realtà: le malattie strettamente femminili sono importanti tanto quanto qualsiasi altra, e seppur "meno riconosciute" esistono e vanno tutelate»
 

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